giovedì 3 settembre 2015

Il “mosaico criminale” del commissario Cantagallo



Il commissario cerca sempre di migliorare la propria tecnica d’analisi dei fatti criminali e non si stanca mai di ripetere ai suoi uomini le sue convinzioni. Il suo “mosaico criminale” non è probabilmente un metodo infallibile, ma gli ha sempre permesso di assicurare alla Giustizia tutti i colpevoli dei delitti di cui si è occupato. Qualsiasi indizio non deve mai essere sottovalutato. Ogni oggetto, preso da solo, non fa capire di quale mosaico si tratti oppure a quale mosaico appartenga, ma quando è insieme agli altri aiuta il mosaico a prendere forma e la verità si spalanca davanti agli occhi, chiara e intelligibile. Spetta agli investigatori raccogliere tutti i pezzi del “mosaico criminale” per fare emergere la verità e arrestare il colpevole. Spesso, durante le riunioni nella “stanza da lavoro”, ricorda alla squadra il suo pensiero: «Io rincorro un’illusione: analizzare scientificamente la scena del crimine per scoprire il colpevole. Voglio osservare e capire ogni singolo indizio raccolto nell’indagine per comporre il mosaico criminale e prendere il responsabile del delitto. Questo con la collaborazione di tutti voi. Nessuno escluso». 

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