lunedì 30 gennaio 2017

Il commissario Cantagallo e le donne: solo un riflesso incondizionato


Nell'estratto del giallo proposto eccezionalmente di lunedì, vi propongo una curiosità del commissario Cantagallo tratta dal giallo "OPERAZIONE MATRIOSKA per Cantagallo", pubblicato da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia. 
Nel giallo il poliziotto toscano è stato scelto come portavoce del commissariato per una diretta facebook su un'indagine di un delitto accaduto in paese. Cantagallo (purtroppo per lui) ha avuto la meglio sul collega Semboloni, preferito e stimato maggiormente dal Questore, ma non visto di buon occhio dal Sostituto Procuratore Fontanarosa e soprattutto dalla moglie di fontanarosa che è una sua accanita ammiratrice. Cantagallo, lo sappiamo, è però inattaccabile da certi argomenti femminili anche se negli ultimi tempi è balzato agli onori delle cronoche locali per essere stato proclamato "Poliziotto dell'anno" da un settimanale provinciale molto noto. 
In questa particolarissima indagine ci saranno molte belle ragazze russe che gli potranno far girare la testa, ma anche se questo accadrà, il commissario Cantagallo avrà subito pronta la sua giustificazione: si tratta solo di un riflesso incondizionato. 

Buona lettura.


"A sostegno del "portavoce" Cantagallo, Fontanarosa aveva rimarcato che Semboloni parlava come una cornacchia mentre Cantagallo aveva una "gran bella voce". La sua dote vocale era stata legittimata dalla moglie di Fontanarosa, la signora Gigliola Capodimonte, che vedendo le interviste a Cantagallo al tg regionale aveva detto al marito: "Ma lo sai, Ferruccio, che questo Cantagallo è proprio un gran bell'uomo e ha una gran bella voce". Quindi con il via libera della “first lady” della Procura, Cantagallo era stato scelto per quell'operazione molto delicata e della massima urgenza.
    Cantagallo non capì cosa c’entrasse la sua voce con la diretta su facebook, visto che doveva scrivere e non parlare, ma non volle puntualizzare questo fatto per non apparire scortese nei confronti della signora Capodimonte.

    Fontanarosa aveva indicato che il commissario Cantagallo era il poliziotto più adatto a quell'attività moderna e al passo coi tempi. Negli ultimi anni era salito alla ribalta della cronaca dei giornali locali per aver risolto casi di delitti complicati. Cantagallo era il commissario del momento e non poteva tirarsi indietro. Il Questore aveva indorato la pillola aggiungendo che, secondo i sondaggi pubblicati dalla rubrica settimanale “Donna più” del Corriere di Castronuovo, era diventato un idolo per le donne di ogni età della provincia castrese. La rubrica, curata dall’invadente e conturbante giornalista Tiziana Bonazza, aveva decretato come “Poliziotto dell’anno” il commissario Cantagallo.
    Il Questore lo aveva messo alle strette e Cantagallo aveva capito che sarebbe stato difficile rifiutare.
    Il commissario, comunque, non rinunciò a difendersi e cercò di opporsi su tutta la linea. Lui era un poliziotto e non uno di questi tipi che scrivono di tutto su internet perché non hanno niente da fare dalla mattina alla sera. Ma invano.
    Zondadari invocò la ragione di Stato, lo spirito di sacrificio e pure la moglie di Fontanarosa che ci teneva tanto.
"


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