giovedì 6 luglio 2017

Il giallo del commissario Cantagallo: Ma chi era poi il colpevole?




Quella era forse la parte più dura del suo lavoro di poliziotto: sollevare i risvolti drammatici dei delitti, prenderli in mano, analizzarne freddamente i contorni, ripercorrere la fitta trama ordita dall’assassino e trovare la ragione di certi accadimenti per scoprire il colpevole. Ma chi era poi il colpevole? Colui che commetteva coscienziosamente un reato, oppure colui che metteva in atto un’azione terribile senza ritorno, per reagire a un destino a lui avverso e dal quale non sapeva uscirne fuori in un altro modo? Le persone, che fino a quel momento aveva conosciuto perché avevano commesso degli omicidi, non erano mai delinquenti professionisti ma solo dei disgraziati che, nel delitto, avevano trovato una via d’uscita a tutti i loro problemi. Una via sbrigativa, una via preferenziale per chiudere i conti con tutto e tutti, a volte anche ponendo fine alla propria stessa vita. Forse il colpevole era qualcos’altro. Era un individuo che si ritrovava addosso un fardello ingombrante e insostenibile. Qualcosa più grande della stessa persona, qualcosa che pesava talmente tanto che l’individuo non ce la faceva a sostenerlo e preferiva disfarsene, ponendo fine alla vita altrui, piuttosto che sopportarne il peso chiedendo aiuto all’altro.


Questo è un post tratto dal nuovo giallo del commissario Cantagallo che nel 2017 è stato pubblicato da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia. Il giallo "FLACONI E VECCHIE RICETTE" è un'indagine di paese che si svolge a Collitondi, località toscana nelle zone del Chianti. 

I gialli di Cantagallo sono in vendita anche su IBS
in formato ebook e libro

Buona lettura con i gialli del commissario Cantagallo.

P.S. Leggete quello che vi pare, basta che leggiate.
Ma ricordate sempre che:
"Leggere i gialli di Cantagallo non è un dovere
ma è un piacere per l'autore (e per l'editore)".


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