domenica 19 novembre 2017

Pericolo tra i flaconi per il commissario Cantagallo



Buongiorno e ben ritrovati. Dopo un mese ci ritroviamo in questo blog per fornirvi dei particolari in più sulla nuova indagine di paese del 2017 dei gialli del commissario Cantagallo. 

La mia lontananza dal blog dipende dal fatto che in questo periodo, soprattutto nei fine settimana, sono impegnato nelle rifiniture della stesura dell'ultimo nuovo giallo speciale del commissario Cantagallo. Comunque chi frequenta queste pagine mi dovrebbe conoscere bene e dovrebbe sapere che non sono un tipo social, un po' come il mio commissario.
Quindi vi parlo del primo giallo della nuova serie dei gialli che nel 2017 sono stati pubblicati da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia. Inizio con la presentazione del giallo "FLACONI E VECCHIE RICETTE". L'indagine si svolge a Collitondi, i fatti accadono in pieno luglio per una serie di morti che accadono in un clima infuocato dal bollore dell’anticiclone Africano che attanaglia il paese. Fornisco alcuni particolari del commissario Cantagallo e certe indicazioni sul suo modo di essere che spero vi siano graditi. Cominciamo.

«Il commissario Cantagallo è alle prese con la morte di una anziana degente della clinica Villa Paradiso, che si trova nell’immediata periferia del paese. Il bollore africano la fa da padrone in quei giorni, ma il direttore della clinica è molto ansioso ed è preoccupato che qualche giornalista da strapazzo possa infangare ingiustamente il buon nome della clinica. In pericolo ci sono i facoltosi vecchietti ricoverati e anche, soprattutto, le loro rette giornaliere che foraggiano la clinica. Il direttore della clinica è in allarme, si preoccupa e chiama Cantagallo perché vuole che certifichi l’operato del personale della clinica. C’è un batti e ribatti di competenze e ruoli fra Cantagallo, che non ne vuole sapere di indagare sulla morte naturale di una donna malata, e il direttore, che si sente scivolare la poltrona a Villa Paradiso e insiste per volere degli accertamenti. Alla fine, il commissario si rassegna, anche perché nella clinica ci sono in cura dei personaggi di spicco molto ben conosciuti dal Questore, e convince il direttore a sporgere denuncia contro ignoti. Cantagallo, anche se si dovrà accollare l’indagine, la porterà avanti perché qualcuno glielo ha richiesto. Prima, Cantagallo tergiversa. Poi, riconsidera la situazione. Pensa che non si può tirare da una parte e vuole capire quello che è successo. Ma è successo veramente qualcosa? Da lì, inizia una serie di fatti tanto strani quanto imprevisti e imprevedibili che complicano la situazione e le investigazioni condotte dai poliziotti di Cantagallo. Nel giallo si susseguono fermate obbligate e ripartenze brusche in relazione ad altri fatti che accadono in paese e che rischiano di confondere l’azione del commissario Cantagallo. Ma cosa accade in quei giorni a Collitondi? Di tutto e di più. Donne dai facili costumi e uomini che non si tirano indietro davanti a delle belle donne spregiudicate che il costume fanno alla svelta a toglierselo. Mogli insoddisfatte dal coniuge e mariti che cercano soddisfazioni fuori dal letto coniugale. Vizi privati in night privati e pubbliche virtù messe in piazza nel peggiore dei modi. Badanti familiari che sanno badare a se stesse e collaboratrici domestiche che non sanno dove stanno di casa. Ma che sanno benissimo dove andare per trovare un lavoro in paese. In questa indagine, chi cerca trova e non si tratta solo d badanti e domestiche. Chi trova qualcosa di importante sono anche i barboni di via Livornese che dentro i cassonetti della spazzatura trovano una sorta di elisir di lunga vita che li protegge dalle malattie. Ma tutto questo non torna. Ci sono gli anziani che muoiono nella clinica Villa Paradiso pagando le cure a peso d’oro e ci sono i barboni, invece, che lungo il fiume stanno bene fra cartoni e lamiere di bandone a costo zero. Perché? A questa e a tante altre domande dovrà rispondere il commissario Cantagallo, anche se, all’inizio, non si rende subito conto in quale ginepraio si sia cacciato scegliendo di occuparsi dell’indagine dell’anziana morta alla clinica. Tutto poteva immaginarsi, all’infuori di quello che dovrà mettere in fila per districare uno dei casi più difficili e complessi che gli era mai capitato. Indagine complessa anche perché non è solo una. Molte piste si sovrappongono l’una sull’altra, come le tante scie lasciate sulla sabbia nel deserto. Perché è un vero e proprio deserto quello che il commissario dovrà percorrere in questa indagine. Dove dovrà stare attento a non farsi abbagliare da certi miraggi che potrebbero nascondergli la verità di certe cose accadute. E proprio da una specie di viaggio nel deserto, il commissario troverà un appiglio alle indagini, ripensando a ciò che era accaduto ai tre famosi figli del re di Serendippo, per riportarsi piano piano sulla strada giusta che lo condurrà alla cattura di uno spietato omicida. Cosa aspettate a leggere il giallo del commissario Cantagallo? Buona lettura».
                                                       Fabio Marazzoli 


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