domenica 16 settembre 2018

Cantagallo e la Gorgoni all'attacco del "fortino"


Il commissario Cantagallo nella nuova indagine "UNA TEMPESTA NELLA TAZZINA", che è stata pubblicata dalla LFA Publisher di Lello Lucignano a Caivano (Napoli), non solo deve rintuzzare le azioni inadeguate dell'ispettore capo Lupescu che ha il comando dell'indagine ma deve anche difendersi dalle smanie amatoriali della signora Gorgoni. Infatti la signora Gorgoni, detta Poccioni dal caposcala geometra Minutella del condominio dei Cantagallo viste (e pure palpate!) le dimensioni notevoli dei seni della suddetta signora, si è messa in testa di scardinare il matrimonio del fedele e integerrimo poliziotto. Ma perché? Per vendicarsi delle corna che a suo tempo le aveva fatto il marito con una collega d'ufficio invece di andare alla solita partita di calcetto. La divorziata è una donna indubbiamente procace, sensuale e conturbante, ma col poliziotto ha poche possibilità di andare in porto. Però tutte le volte che il commissario le è a tiro, è una occasione buona per tentare un assalto al "fortino Cantagallo". Anche in questo giallo speciale la "Poccioni" ha una buona occasione e in questo frangente particolare trova il suo spiraglio per tentare l'attacco direttamente in commissariato. Ma prima deve fare i conti con l'ispettore capo Lupescu. 

Comunque la "Poccioni" non riuscirà a distrarre il commissario Cantagallo che dovrà stare bene attento a tenere insieme tutti i fatti conosciuti per evitare di prendere una strada sbagliata che non lo porterà da nessuna parte. Quindi "nessuna distrazione" è proprio quello che occorre per risolvere questo misterioso caso del delitto del diplomatico inglese che è scomparso in circostanze oscure. Ma chi è questo diplomatico inglese? Ve lo chiedete voi e se lo è chiesto pure il commissario Cantagallo. 

Qui sotto potete leggere un estratto del giallo veramente da non perdere dove Cantagallo è alle prese con la "Poccioni" per difendersi da uno dei suoi più approfonditi attacchi che forse non andrà a buon fine. Però prima la signora dovrà passare la cortina rumena dei due (super) poliziotti dell'Interpol di Bucarest. Buona lettura e (mi auguro) buon divertimento! 



    «Buongiorno signora, mi chiamo Lupescu e sono al suo servizio.»
    «La ringrazio tanto, Lupescu, ma i sardi che si chiamano come lei: Lupescu, Quartu, Gennargentu e così via, non mi interessano per niente. Non ce l’ho coi sardi, per carità di Dio, ma da quando si bloccò in mezzo al mare il traghetto da Civitavecchia a Olbia, ho giurato che non avrei mai più avuto a che fare con i sardi.»
    «Io sono l’ispetore capo Lupescu di Romania e non di Sardegna, gentile signora con belisimo golfino elegante e morbido.»
    Baccio fece accomodare la Gorgoni su una sedia, un po’ per educazione e un po’ per vedere più da vicino la scollatura.
    «Mi devo scusare, ispettore capo, ma sono un po’ confusa. Stamani era andata all’ospedale nuovo Campatelli a fare una visitina alla mia amica del cuore che era ricoverata per una brutta frattura alla spalla. Poi poco fa sull’autobus, quando sono rientrata in paese, un maniaco sporcaccione ha approfittato che c’era tanta gente e mi ha palpata di dietro sul culo e davanti su una poppa! Ha fatto la mano morta quel porco!»
    «Oh! Oh!» fecero gli inglesi all’unisono, sorridendo.
    «Ah! Non ho mai saputo che un italiano ha fato il morto in autobus per tocare un culo e una popa di bela signora. Il morto si fa in mare, come faciamo anche noi in Romania nel Mar Nero.»    
    «Ispetore capo, non dovevamo usare il gipone. Potevano andare anche noi in autobus italiano dove si toca culo e pope a bele signore. Io, bela signora, mi chiamo Comescu.»
    «Cos’ha detto quest’altro sardo Comescu, Palau, Gennargentu e così via?»
    «L’agente Pompiliu Comescu è anche lui di Romania come me. Parla poco l’italiano ma gli piacerebe tanto viagiare su autobus italiani per conoscere le bele signore italiane che ci sono sopra, credo» precisò Lupescu.
    Il commissario Cantagallo voleva porre fine a quel colloquio da turismo sessuale dai risvolti imprevedibili.
    La Gorgoni era rimasta spiazzata dalla vista degli altri poliziotti che non conosceva e che non le interessavano neppure. Lei era lì per sgretolare il “fortino Cantagallo” con ogni arma a disposizione. Stavolta pensava di abbattere le difese con il bomber rosso e golfino vaporoso scollatissimo.
    Cantagallo doveva rintuzzare l’attacco con tutti i mezzi a disposizione.





Questo e non solo questo è "UNA TEMPESTA NELLA TAZZINA" il nuovo giallo in EDIZIONE SPECIALE del commissario Cantagallo che è stato pubblicato da Lello Lucignano della LFA Publisher di Caivano (Napoli).

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