domenica 23 giugno 2019

Perché scrivo i gialli di Tombolo e due


Anche stamani vi faccio sapere come mai mi è venuta l'idea di scrivere i gialli che hanno per protagonista l'investigatore privato Marino Tombolo che indaga a Spaccabellezze, un pittoresco borgo di pescatori nella Toscana del sud. 

Dovete sapere che, secondo un mio parere personale, fondamentalmente chi scrive gialli basati su un certo personaggio importante di un certo genere prima o poi ha bisogno anche di cambiare genere e personaggio di tanto in tanto. Esempi di questo tipo sono sotto gli occhi di tutti, anche per i grandi maestri del giallo come Camilleri, Manzini, De Giovanni e Malvaldi tanto per citarne alcuni famosissimi che alternano i gialli del loro personaggio più famoso con altri libri altrettanto belli. Questo perché? Perché, secondo me e come accade a me, in questo scrivere diversamente, nel cambiare le storie raccontate, diversificando i personaggi e le vicende che vi ruotano intorno trovo successivamente lo stimolo per scrivere un'altra storia di Collitondi del personaggio del mio commissario Cantagallo. Questa è la ragione per cui all'inizio scrivevo delle indagine estive di Cantagallo dove il commissario si confrontava con altri personaggi. Poi, recentemente, dopo aver scritto quasi per scommessa il primo giallo corto di Tombolo nell'occasione di un concorso letterario locale, mi è venuto in mente di inventare una vicenda diversa con personaggi diversi per creare l'investigatore Tombolo che è un personaggio non di secondo piano ma semmai alternativo e di pari livello del commissario Cantagallo. A me e con i miei tempi, per la costruzione del personaggio dell'investigatore privato Tombolo, della sua caratterizzazione, della sua vicenda personale e di tutto ciò che gli gravita intorno ci sono voluti più di sei mesi, più o meno il tempo per inventare il "mondo" di Cantagallo. 

Per Tombolo, come vi ho già detto, si è trattato di parlare di un uomo diverso da Cantagallo, che si muoveva in modo diverso dal commissario in situazioni completamente diverse.

Infatti l'investigatore privato Marino Tombolo è un uomo ruvido e solitario, scapolo non per scelta ma per necessità. Gradisce poco la confusione ma sa essere cordiale e compagnone, soprattutto quando la sua amica quasi fidanzata Rossella riesce a strapparlo dall'agenzia per portarlo da qualche parte a divertirsi oppure a vedere il tramonto sul mare. Si era dovuto inventare quel mestiere di investigatore privato da mandare avanti con la “Tombolo Investigazioni” a Spaccabellezze per portare a casa uno stipendio decente a fine mese. Era un tipo poco loquace e molto riservato, non gli piaceva perdere tempo perché il tempo era denaro. Non era granché ordinato ma teneva in perfetto ordine, o quasi, la lista degli onorari che doveva riscuotere dai clienti della sua agenzia. Non era un fulmine di guerra ma da quando aveva aperto la sua agenzia non aveva mai fallito un caso. I casi da risolvere gli piombano sul tavolo direttamente nella sua agenzia investigativa di Spaccabellezze ma l'investigatore Marino Tombolo non si affanna perché sa che riuscirà e venirne a capo prima o poi. Ci ragionerà sopra con calma mentre si ciuccia un bel chupa chups al gusto melon soda. Calma e gesso sono la sua regola. Ragionamento e tattica sono la sua forza.  Questi sono i collaudatissimi metodi dell'investigatore Tombolo per risolvere certi strani casi che accadono a Spaccabellezze, un pittoresco paesino di pescatori della Toscana del sud.

L'occasione di raccontarvi del personaggio dell'investigatore Tombolo mi viene bene nell'occasione di ricordarvi della pubblicazione del nuovo giallo dal titolo "UNA FILASTROCCA DI CRIMINI E DELITTI", che come già sapete, si trova già in vendita in tutte le librerie online. 

Questo e non solo questo è "UNA FILASTROCCA DI CRIMINI E DELITTI" il giallo dei casi della costa dell'investigatore Tombolo che è stato pubblicato da Lello Lucignano della LFA Publisher di Caivano, Napoli.





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