UN SIMPATICO CONCORSO
in collaborazione con il gruppo facebook I LIBRO-COMPULSIVI:
"LIBRO TRA LE RIME"
ovvero
"Leggi il giallo medievale rimato
e tra le rime scopri il titolo del libro che in esse è celato".
Per gentile cortesia di Elisa Bosso e favorevole concessione del GRUPPO ILC, che ringrazio.
SECONDA STORIA
«Le indagini “im”possibili
del commissario Cantagallo»
LA TRAGICA MORTE
DELL’ONORABILE JEJEE
“Gentleman,
gentleman” facea l’indù impertinente
e l’altro,
a occhi chiusi, facea l’indiano veramente.
Non
contento, con la man lo scosse
e l’altro,
Cantagallo, allor si mosse.
“Ve lo dico
e poscia ve lo ripeto,
non voglio
collanine e fatemi star quieto.
Partitomi
da Londra con un effetto boom
son qui
catapultato a bordo del Rangoon”.
L’indù,
lieto del risveglio procurato,
si fè
discosto per palesar un panzuto tale
che da gran
veste era addobbato
ché era
gendarme della portuale.
“Gentleman
Cantagallo” il grasso porse,
“sono
Oysterpuf e il vostro aiuto si chiede”.
Cantagallo,
scocciato, il capo torse.
L’altro
soggiunse: “La vostra fama vi precede”.
James Jejeebhoy a Hong Kong onorabile
passato
parea per morte d’accidente,
anche se da
laccio poco notabile
il collo
palesava un incidente.
Senza vita,
così, l’avea trovato
il servitor
Obadiah, indù tarchiato.
Seppe che
Jejee dal Gange era fuggito
per
strappare al rogo la dolce cugina
che a
cagione della morte del raià marito
avea
rischiato il sutty di mattina.
Il ratto
era avvenuto alla Pagoda del Pillaji
rincorsi
dai seguaci di Kalì fino al Bundelkund.
Alchè
Cantagallo, satollo di stranezze ormai,
confondendo
porse: “Ma questo buc’ de cul?”.
Oysterpuf
rise un po’ pe’l frainteso indù,
Cantagallo
disse: “Qua non ci torno più”.
Tosto si
riebbe e a cogitar cominciò,
rimise
insieme i fatti lì per lì,
le vicende
degli indù si rimembrò
in specie dei
seguaci di Kalì.
Poscia ebbe
un lampo premonitore
e squadrò
Obadiah, il servitore.
Notò al
collo un laccio assai tagliente
che dovea
aver appeso medaglia oppur pendente.
L’indù
s’accorse e volle mettere mano al kris,
Cantagallo l’ammollò
un cazzotto, pronto per il bis.
“Puf, ai
ferri l’assassino indù che giace lì”
e gli
scoprì sotto la veste il medaglione di Kalì.
Lo stolto
Oysterpuf si mise a fare il gufo,
volea saper
cagioni e le pudenda facea gonfiare,
ma il
quieto Cantagallo che a quei era già stufo:
“Puf, vuolsi così e più non mi puffare”.
Un medievale
giallo del commissario Cantagallo
© 2013 Fabio Marazzoli