domenica 26 giugno 2016

Il giallo "Un vecchio tappeto persiano": cosa ne pensa il simpatico e gentilissimo Lettore Pendolare Fabio nel Nord Italia.


Fabio è l'autore dell'interessante blog di lettura di libri, e non solo, intitolato "Libri in viaggio" www.librinviaggio.com, gli ho fatto avere il mio ebook e lui mi ha detto cosa ne pensa nel suo blog.

"La particolarità del romanzo è la presenza di personaggi molto caratterizzati, ognuno con una propria e ben definita identità, e dalla scelta dell’autore di non limitarsi a raccontare l’indagine, ma di immergere la storia in un quadro più generico e familiare: Cantagallo che rientra a casa, che fa la spesa, che accompagna il figlio, la vice Nicoletta che pranza a casa per stare con marito e figli; insomma, tutta una serie di aspetti che ho apprezzato perché mi hanno permesso di conoscere i personaggi e di sentirne un po’ la mancanza alla fine della lettura.
Nel complesso Un vecchio tappeto persiano di Fabio Marazzoli è un romanzo piacevole, una lettura leggera ma allo stesso tempo coinvolgente che porta il lettore in un piccolo paese della Toscana a conoscere personaggi simpatici della cui compagnia si gode volentieri."

http://www.librinviaggio.com/…/03/un-vecchio-tappeto-persi…/

Il giallo è pubblicato dal dottor Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia. 

Un cordiale ringraziamento al Lettore Pendolare Fabio di Libri in viaggio.




lunedì 20 giugno 2016

domenica 19 giugno 2016

VOLUME 2: il giallo SEGRETO FRA LE RIGHE è in cartaceo

La collana in cartaceo dei gialli del commissario Cantagallo si arricchisce con il secondo giallo "SEGRETO FRA LE RIGHE" ambientato a Castiglioni Marina, il paese di pescatori nella Toscana del sud dove il simpatico e caprbio poliziotto trascorre le ferie. Grazie al dottor Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia si allunga la scia dei gialli cartacei e si delinea la pista investigativa che il commissario Cantagallo dovrà percorrere in questa sofferta indagine. Anche per questo volume il lavoro è stato molto coinvolgente e fruttuoso perché insieme ai grafici e agli editor della LFA PUBLISHER siamo riusciti a mandare in porto anche questo piccolo "bastimento". Tutto grazie a un gioco di squadra e tanta attenzione al risultato finale. 
Il giallo SEGRETO FRA LE RIGHE sarà disponibile in cartaceo prossimamente in tutte le librerie online ed è già comunque acquistabile nel formato ebook. 
 
Ricordo che il giallo è disponibile anche in ebook nella libreria online FELTRINELLI. 


Il commissario Cantagallo deve sbrogliare la matassa di un muratore trovato morto sugli scogli della Punta San Bartolomeo. Tutto è chiaro per l’incapace maresciallo Guerra: si tratta di una “morte bianca”. L’ipotesi dell’incidente è confermata “in modo inequivocabile” dal pressappochista dottor Lanzara che non è nemmeno un medico legale ma è il dottore del pronto soccorso del porto. Il maresciallo Guerra vuole fugare ogni dubbio su quella morte e decide di chiamare il commissario Cantagallo che è lì al mare per il fine settimana. Cantagallo accetta, va sulla scena del delitto e intuisce subito che non si tratta di una “morte bianca”. Ma è possibile che un muratore cada mentre spennella una staccionata dopocena? In questa inchiesta Cantagallo non è solo, lo aiuta Bandino, il suo secondo del commissariato di Collitondi, anche lui al mare con la famiglia. Un’astuzia geniale di Cantagallo farà cadere nella trappola il misterioso omicida. Ma le sorprese non sono finite e alla fine ci sarà un colpo di scena che sorprenderà anche il commissario. Gli indizi dovranno essere letti tutti per il verso giusto, tranne uno: quello che cela il segreto che nasconde il nome del colpevole. Ma quale? Lo scoprirete solo alla fine, come sempre. Per il momento leggete bene la storia perché c’è un segreto che deve essere scoperto tra le righe.

Buona lettura a tutti voi. 


mercoledì 15 giugno 2016

PROSSIMAMENTE IN CARTACEO I GIALLI DEL COMMISSARIO CANTAGALLO

Le indagini del commissario Cantagallo prossimamente saranno vendute nelle librerie in formato cartaceo grazie all'iniziativa del dottor Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia. Il primo giallo della serie di Cantagallo che sarà pubblicato in cartaceo è "UN VECCHIO TAPPETO PERSIANO" e questa è la copertina del libro in anteprima assoluta. Grazie ancora al dottor Cavinato e a tutto il suo gruppo di editor e grafici che hanno permesso la realizzazione del primo volume della serie dei gialli. 

Ricordo che il giallo è disponibile anche in ebook nella libreria online FELTRINELLI. 





Notti magiche nella Fortezza Medicea di Collitondi per la festa del Santo patrono e notti tragiche nelle vie del paese dove un disperato assassino colpisce le sue vittime. Fuochi d’artificio e furti artificiosi, tappeti del magico oriente e riti di magie nostrane, omicidi non comprensibili e assassini da comprendere: questo e altro ancora sono gli ingredienti della torbida indagine che mette a dura prova le qualità investigative di Cantagallo. Molti sono i fatti da capire e tante le tracce da mettere insieme in una lunga serie di delitti che non sembrano stare insieme nemmeno con l’attacca-tutto. Ma non tutto si può capire quando a “parlare” è un tappeto orientale. Ed è proprio un vecchio tappeto che “parla” a Cantagallo e gli indica una precisa pista investigativa. Un simpatico amico persiano commerciante di tappeti, un cordiale “consigliere di giustizia” siciliano al confino e un’attenta lettura dei fatti accaduti confermano al commissario quello che già pensa. Tutto accade nell’ultima notte quando il commissario, con un’abile mossa, riuscirà a fare compiere un passo falso all’omicida. Cantagallo farà tutti i passi giusti per raggiungere il colpevole perché il suo amico persiano gli ha detto: “Allunga il passo secondo la grandezza del tuo tappeto”. 

Buona lettura a tutti voi.



sabato 11 giugno 2016

I gialli del commissario Cantagallo: dal 2007 a oggi

Per chi ancora non lo conoscesse, presento il commissario Cantagallo, un simpatico e caparbio commissario toscano che è il protagonista dei gialli toscani di cui sono modesto autore. Vi avverto, sarà una lunga chiaccherata e spero di non annoiarvi troppo.

I gialli del commissario Cantagallo hanno per protagonista un poliziotto toscano di mezza età che con la sua squadra indaga sui delitti che accadono in un piccolo paese inventato, ma non troppo, della Toscana centrale chiamato Collitondi. Il personaggio è stato pubblicato per la prima volta nel 2007 da Antonio Lalli della Lalli Editore con il giallo "Dentro un vicolo cieco". A cui è seguito nel 2008, "Omicidio sotto il sole", l'inchiesta poliziesca ambientata in piccolo paese di pescatori della Toscana del sud, pubblicato anche questo dallo stesso editore. Dopo alcuni anni di riflessione e di altre storie gialle scritte, nel 2014 è ricominciata la pubblicazione dei gialli della stessa serie che sono stati pubblicati in ebook da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia.

Per la prima volta, il personaggio toscano del commissario Cantagallo varca i confini della sua regione d'origine per giungere in Lombardia nella città detta "La leonessa d'Italia". Qui ripropone ciò che è piaciuto in Toscana: il carattere simpatico e caparbio, la tecnica d'indagine per comporre il "mosaico criminale", i preliminari con il logorroico vicario Bonadonna detto "Garçia", i confronti aspri a colpi di frasi latine e proverbi toscani con il Questore Zondadari detto "Zorro", e i suoi pranzi di lavoro al ristorante "Attanasio" con le passeggiate digestive lungo il fiume insieme a Bandino e Razzo.

Cantagallo è un commissario particolare perché è diverso dagli altri presenti nell'editoria, ben più importanti di lui. Non è un poliziotto che vuol essere al centro dell'attenzione. Non gli piace stare sotto la luce dei riflettori della celebrità. No, tutt'altro. Vuole solo fare bene il suo lavoro insieme ai colleghi della sua squadra, la Squadra Omicidi del commissariato di Collitondi, un commissariato di periferia. Perché lui è un poliziotto di periferia. Preferisce starsene alla periferia per osservare, distaccato, cosa accade nel centro dove risplendono i bagliori della notorietà. Osserva dalla periferia del suo commissariato, semmai non accorgendosi che, cambiando la visuale del suo punto di osservazione, quel luogo dove si trova lui diventa centrale rispetto a tutto il resto che lo circonda.

Pochissime tracce e nessun testimone: questo è il pane quotidiano del commissario Cantagallo. Il poliziotto toscano si muove nelle strade del piccolo paese di Collitondi alla ricerca del colpevole del delitto. La tecnica d’indagine è particolare: è seguita ogni traccia e ogni indizio che per il commissario costituiscono le tessere di un “mosaico criminale”. Completato il “mosaico” è risolta l’indagine. Cantagallo analizza i fatti nella sua stanza da lavoro, il vero e proprio laboratorio investigativo del commissariato. Il commissario cerca sempre di migliorare la propria tecnica d’analisi dei fatti criminali e non si stanca mai di ripetere ai suoi uomini le sue convinzioni. Il suo “mosaico criminale” non è probabilmente un metodo infallibile, ma gli ha sempre permesso di assicurare alla Giustizia tutti i colpevoli dei delitti di cui si è occupato. Qualsiasi indizio non deve mai essere sottovalutato. Ogni oggetto, preso da solo, non fa capire di quale mosaico si tratti oppure a quale mosaico appartenga, ma quando è insieme agli altri aiuta il mosaico a prendere forma e la verità si spalanca davanti agli occhi, chiara e intelligibile. Spetta agli investigatori raccogliere tutti i pezzi del “mosaico criminale” per fare emergere la verità e arrestare il colpevole. A complicargli la vita c’è il suo capo, il Questore Fumi Zondadari, soprannominato Zorro dallo stesso Cantagallo. Il Questore lo intontisce di frasi in latino per mascherare la propria incapacità investigativa e per metterlo in difficoltà. Cantagallo non cede facilmente e ribatte a suon di proverbi che lasciano frastornato il Questore e permettono al commissario di abbandonare la discussione prima che degeneri. Il commissario rinuncia alle discussioni inutili ma non rinuncia alla buona tavola. Abitualmente, insieme ai colleghi Razzo e Bandino, mangia da “Attanasio” dove la trippa alla fiorentina, i piatti squisiti e l’accoglienza della proprietaria sono il migliore biglietto da visita del rinomato ristorante cittadino. La buona cucina paesana però non distrae Cantagallo che con la sua intelligenza e la sua squadra riesce sempre a venire a capo del delitto e a completare il “mosaico”. L’omicida alla fine è sempre smascherato e tutto è risolto con un colpo geniale a sorpresa del commissario Cantagallo.

Il commissario Cantagallo spesso ricorda alla sua squadra il principio fondamentale che lo guida durante ogni indagine di un delitto: «Io rincorro un’illusione: analizzare scientificamente la scena del crimine per scoprire il colpevole. Voglio osservare e capire ogni singolo indizio raccolto nell’indagine per comporre il “mosaico criminale” e prendere il responsabile del delitto. Questo con la collaborazione di tutti voi. Nessuno escluso».

Per chi avesse già letto i miei gialli e volesse farmi sapere cosa ne pensa, sono qui.
 
Potete acquistare i gialli anche qui nella libreria Feltrinelli

Un cordiale saluto a tutti voi.