sabato 17 marzo 2018

UNA TEMPESTA NELLA TAZZINA: la trama del giallo


Oggi vi parlo del nuovo giallo che nel 2018 è stato pubblicato da Lello Lucignano della LFA Publisher di Caivano in provincia di Napoli. Il giallo s’intitola “UNA TEMPESTA NELLA TAZZINA". L'indagine è speciale e si svolge a Collitondi. I fatti accadono a inizio novembre, il mese dei morti, come dicono da quelle parti. E proprio un morto speciale capita a Cantagallo fra capo e collo: il delitto di un diplomatico inglese in missione segretissima a Collitondi. Fornisco alcuni particolari di questa indagine speciale che spero vi siano graditi. Cominciamo.


«Il commissario Cantagallo è alle prese con il delitto misterioso di un diplomatico inglese, Sir Reginald Blueberry, che al suo arrivo in Italia a Roma è misteriosamente scomparso, senza lasciare tracce e soprattutto senza fare sapere nulla alla moglie, l’ansiosa Lady Wilkinson. La Lady è agitata, lo cerca per mare e per terra. Alla fine mette in allerta pure il Consolato dell’ambasciata inglese a Roma denunciandone la scomparsa. La mossa della Lady ha un effetto domino e scatena la diplomazia internazionale. Per le ricerche si attiva subito la Farnesina che chiede rinforzi all’Interpol. Sul posto sono inviati gli uomini più adatti a questa delicata missione: un ispettore capo rumeno ex guardacoste del Mar Nero col suo granitico guardaspalle e due inglesi ex bobbies dei Royal Parks di Londra. Il commissario Cantagallo viene prelevato in tutta fretta con un elicottero dei Royal Marines inglesi per essere portato alla villa del diplomatico inglese. Insieme a lui c’è pure il Giudice Fontanarosa che non si sporca mai le mani con le indagini di terz’ordine che avvengono in paese ma che è stato obbligato ad occuparsi del delitto di Sir Reginald Blueberry. Fontanarosa è stato coinvolto direttamente dal Ministero degli Esteri che ha inviato sul luogo del delitto nientepopodimeno che il Ministro Plenipotenziario dottore Orazio Del Ministro, assistente del Vice Capo di Gabinetto della Farnesina a Roma. Cantagallo è informato dei fatti accaduti e si trova davanti a una situazione che per certi aspetti sembra inverosimile. Ma perché? Perché potrebbe essere accaduto tutto e il contrario di tutto allo stesso tempo in questo strano delitto del diplomatico inglese. Sarà vero? Sarà falso? Sarà morto? Sarà quel che sarà, ma è presto per dirlo. L’unica cosa che si sa è che il commissario Cantagallo non guiderà l’indagine perché non è stata affidata a lui. La dovrà cedere per Ragioni di Stato al poliziotto rumeno dell’Interpol: ispettore capo Dragos Moise Lupescu. Cantagallo rimane sorpreso dalla decisione di Fontanarosa ma non se la prende oltre il dovuto. Una volta tanto sarà un altro a togliere le castagne dal fuoco alla Procura di Castronuovo. Il commissario Cantagallo farà un passo di lato e farà passare l’impresentabile ispettore capo rumeno. I poliziotti locali e internazionali perquisiscono il villino per scoprire delle tracce nascoste e qualche particolare interessante della vita dell’inglese. Alla fine qualcosa viene trovato dai poliziotti e ognuno ha una sua propria idea in testa e una sua propria strada investigativa da seguire. Il rozzo poliziotto rumeno Lupescu è sicuro che sia stato assassinato da una pericolosa setta religiosa che imperversa in certe regioni della Romania. I due impacciati bobbies inglesi sono convinti invece che sia stato ucciso da una fascinosa amante rumena che viaggiava in aereo con il diplomatico. Cantagallo ha invece una sua idea personale che non collima per niente con quella dei poliziotti internazionali. Il villino nasconde altre prove che saltano fuori. Il mistero s’infittisce e Cantagallo è nel buio pesto. Fonti interne dell’Interpol sostengono che il diplomatico sia coinvolto in un traffico illegale di opere d’arte fra la Transilvania e la Toscana. Al centro del traffico ci sarebbe il furto di un prezioso quadro fiammingo del valore di 1 milione di euro. Era contenuto all’interno di un inquietante kit anti-vampiro trafugato in Transilvania da un inafferrabile ladro internazionale rumeno. Cantagallo non capisce cosa c’entri il furto di quel kit col delitto del diplomatico. Ma poi un fatto nuovo scioglie ogni dubbio. O almeno così pensa l’ispettore Lupescu. Il commissario Cantagallo rimane della propria opinione. L’ispettore capo Lupescu non ha dubbi o tentennamenti. Per Lupescu il diplomatico inglese è finito dentro un ingranaggio più grande di lui ed è stato fatto fuori da una micidiale setta rumena. Il commissario Cantagallo dà corda al rumeno e alle sue ipotesi senza senso. Asseconda le sue mosse per non avere grattacapi da quel poliziotto che vedrebbe bene a sorvegliare le banchine del porto di Costanza sul Mar Nero da dove se ne era venuto. Cantagallo però non sta con le mani in mano. Ha il suo da fare per districare la matassa di questo intrigato crimine che riesce a sbrogliare solo alla fine, quando riesce a trovare il capo del filo che tiene insieme tutti i fatti accaduti. Cosa aspettate a leggere il giallo speciale del commissario Cantagallo? Buona lettura.»  

                                                       

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