Fuori programma domenicale per promuovere in modo spudorato il giallo "La mossa del barbiere" premiato col secondo premio a Festival Giallo Garda 2016 sezione ebook.
Ringrazio la gentile Simona, padrona di casa, del bel salotto internet "ilsalottodeilibri.altervista.org" dove recensisce tanti libri con grande successo di pubblico e di appassionati del genere, dopo aver letto il giallo "LA MOSSA DEL BARBIERE" si è espressa così, elogiando il giallo del commissario Cantagallo.
A buon rendere!
Buongiorno a tutti, carissimi!
Oggi – probabilmente – vi stupirò parlandovi di un libro che non rientra propriamente tra i generi letterari che prediligo. Nonostante ciò ho avuto modo di scambiare due chiacchiere con l’autore, Fabio Marazzoli, una persona gentilissima e molto affabile e ho deciso di dare un’opportunità al suo giallo che vede come protagonista l’arguto commissario Cantagallo.
Oggi – probabilmente – vi stupirò parlandovi di un libro che non rientra propriamente tra i generi letterari che prediligo. Nonostante ciò ho avuto modo di scambiare due chiacchiere con l’autore, Fabio Marazzoli, una persona gentilissima e molto affabile e ho deciso di dare un’opportunità al suo giallo che vede come protagonista l’arguto commissario Cantagallo.
Il romanzo che ho letto si intitola ” La mossa del barbiere”
ed è uno dei vari romanzi che compongono la serie delle indagini di
Cantagallo&Co ( se siete curiosi di conoscere anche gli altri, su fabiomarazzoli.blogspot.it trovate tutti i titoli disponibili).
Che dirvi di questo breve romanzo?
Innanzitutto ho apprezzato la scelta dell’autore di non appesantire il
suo libro inserendo pagine in più che sarebbero risultate inutili. In
poche pagine Fabio Marazzoli
è riuscito a concentrare una storia ben pensata e ben riuscita, in
grado di catturare decisamente l’attenzione del lettore. I personaggi
sono molti, ovviamente quello che più risalta agli occhi è Cantagallo,
un commissario che si dedica anima e corpo al proprio lavoro, un
commissario che oltre a rappresentare una figura importante a livello
del paesino di Collitondi è anche una persona estremamente umana, e
cerca sempre di analizzare i casi che gli si presentano insieme alla sua
squadra, perché come dice anche lui, un buon commissario è tale perché
al suo fianco ha un team meritevole. Ed è effettivamente così: tutti
sono utili e tutti contribuiscono a dare una svolta alle indagini.
Ne ” La mossa del barbiere”
Cantagallo si ritroverà a dover risolvere un omicidio e un rapimento, e
ad aiutarlo inizialmente c’è solo un misterioso filo bianco. Non mi
soffermo a parlarvi della trama, perché il romanzo è piuttosto breve e
non vorrei svelarvi dei dettagli fondamentali e rovinarvi il gusto della
lettura. Vi parlo di quelle che sono state le mie opinioni in merito
all’indagine che ho letto. Innanzitutto mi è piaciuto tantissimo il modo
in cui Marazzoli ha delineato il suo commissario, mi piace l’atmosfera
che ha creato all’interno del romanzo, un’atmosfera ricca di complicità e
affetto. Oltre ad essere indubbiamente un giallo questo romanzo breve è
anche altro, perché nel suo piccolo racconta le scene di vita
quotidiana del commissario: dalla famiglia alla vicina di casa troppo
prorompente, dal rapporto con i colleghi a quello con i compaesani.
Leggendo ” La mossa del barbiere”
ho provato una sensazione di totale connessione con la realtà e sono
riuscita ad immaginare molto vividamente ogni singolo personaggio, come
se fosse una persona reale e non il frutto di una fantasia dell’autore.
Ho apprezzato tantissimo la sottile ironia che caratterizza tutto il
romanzo, in particolare per quanto riguarda i confronti tra Cantagallo e
il Questore, oppure con le simpatiche vecchiette Adua e Ada ( Da non
confondere assolutamente XD)!
I motivi per cui ho apprezzato il giallo di Fabio Marazzoli
sono molteplici, ho gradito molto l’introduzione di alcune ricette
all’interno della storia, in particolare una mi ha fatto molto gola (
Strozzapreti allo speck e peperoni, gnam!) e mi è piaciuto anche
l’inserimento di vari spunti alla letteratura – come ad esempio il mito greco di Arianna e Teseo, o il riferimento al V Canto dell’Inferno dantesco.
Insomma, come avrete capito oltre all’indagine c’è molto di più. Ci sono tante piccole scene di vita quotidiana messe insieme, c’è complicità, rispetto, affetto e ironia, tutti elementi che mi hanno spinta ad apprezzare a pieno il lavoro di questo autore.
Sapete tutti che non sono un’amante dei gialli e dei polizieschi, ma sono contenta di avere scelto di dare un’opportunità alla storia di Marazzoli, perché ora – a lettura terminata – posso dirvi che ne è valsa la pena. Non entro in merito allo stratagemma scelto dall’autore per inscenare l’omicidio/rapimento ( non avendo letto molti altri gialli non ho assolutamente termini di paragone e quindi non mi sento di possedere le giuste competenze per poter affrontare il discorso), in ogni caso ai miei occhi è sembrato ben calcolato e coerente, e la svolta finale dell’indagine ha dato quel tocco in più al tutto che di sicuro va a favore dell’autore.
Per la recensione di oggi è tutto. Il mio voto è di 7.5/10, e consiglio la lettura del libro anche ai non amanti del genere!
GRAZIE SIMONA!
La recensione completa la potete leggere qui sotto
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