domenica 7 luglio 2013

UN GHIOTTO MISTERO PER MISTER KREUTZNAER

UN SIMPATICO CONCORSO
in collaborazione con il gruppo facebook I LIBRO-COMPULSIVI:
"LIBRO TRA LE RIME"
ovvero "Leggi il giallo medievale rimato
e tra le rime scopri il titolo del libro che in esse è celato".
Per gentile cortesia di Elisa Bosso e favorevole concessione del GRUPPO ILC, che ringrazio.

QUARTA STORIA


«Le indagini “im”possibili del commissario Cantagallo»

UN GHIOTTO MISTERO PER MISTER KREUTZNAER

All’ombra di una palma

un forestiero spaesato

se la godea con calma

a scrutar l’oceano sconfinato.

Una fresca brezza gli sferzava il viso

in quell’isola caraibica, terra di paradiso.

Godeasi la frescura in quel luogo ameno

beandosi del laim fra i faraglioni

che si palesò figura di indigèno

foriero di gran rottura di maroni.

Con gran enfasi salutò il forestiero

e disse che Bob Kreutznaer si nomava, 

condusse seco lui per un sentiero

ove avea caverna che abitava.

“Sebben da tant’anni son nell’isolotto,

seppi di voi, Cantagallo il poliziotto!”.

Gli contò di certi guai,

accaduti in mesi andati,

ove dei suoi marinai

erano iti e più tornati.

La cosa, per lui, era assai strana

perché i suoi commilitoni

sapean che la caverna-tana

zeppa era di lingotti e di dobloni.

Il prezioso tesoro era molto vasto

e l’avrebbe preso il superstite rimasto.

Alla caverna era un moro forte di braccia,

grasso d’aspetto e sorridente in faccia.

“Costui mi è servitor” mirando il nerone,

e l’altro ridendo disse: “Sì, padrone”.

Poscia che Cantagallo al tavolo si sedette

offertogli per pranzo un cosciotto a fette.

Fra un boccone e l’altro di tal spuntino

Bob contò che dei marinai non v’era traccia

pure dell’ultimo, il grasso con l’orecchino,

ma il nerone avea il sorriso in faccia.

Cantagallo inorridì ma scaltro porse:

“Un buon cosciotto. È di maiale, forse?”.

“È vero, grasso e grosso come maiale”

fè il nerone, ma ci rimase male.

Tosto Cantagallo si risolse all’azione

e, svisto, versò potente lassativo

nel bicchier di vino del nerone

e poscia un istante era già attivo.

Un gran cagherone li fè svuotare l’intestino

e in quel mare di cacca, sulla sommità,

del poro marinaio scorgeasi l’orecchino

   perché si sa: “Tromba di culo, di… delitto sanità”.

Un medievale giallo del commissario Cantagallo
© 2013 Fabio Marazzoli



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