Nel
2001 o giù di lì mi è balenata l'idea di creare il personaggio del commissario Cantagallo, un
commissario toscano che indaga in Toscana.
Il commissario Cantagallo diventa il protagonista dei romanzi lunghi -
le "indagini" - e dei romanzi cori - le "inchieste". Angelo
Cantagallo è il nome del commissario toscano che indaga a Collitondi, un
piccolo paese, immaginario ma non troppo, incastonato nelle verdi colline della
Toscana centrale in una Valdelsa inventata. Il commissario è
un uomo di mezza età simpatico, caparbio e intelligente. Un quarantenne
felicemente sposato con Iolanda Macaluso, siciliana di quattro anni più giovane
di lui, dalla quale ha avuto un figlio, Luigi, un ragazzo in gamba di tredici
anni.
Il
commissario Cantagallo è un poliziotto di periferia.
Cantagallo
è un commissario particolare perché è diverso dagli altri presenti nell'editoria,
ben più importanti di lui. Non è un poliziotto che vuol essere al centro
dell'attenzione. Non gli piace stare sotto la luce dei riflettori della
celebrità. No, tutt'altro. Vuole solo fare bene il suo lavoro insieme ai
colleghi della sua squadra, la Squadra Omicidi del commissariato di Collitondi,
un commissariato di periferia. Perché lui è un poliziotto di periferia.
Preferisce starsene alla periferia per osservare, distaccato, cosa accade nel
centro dove risplendono i bagliori della notorietà. Osserva dalla periferia del
suo commissariato, semmai non accorgendosi che, cambiando la visuale del suo
punto di osservazione, quel luogo dove si trova lui diventa centrale rispetto a
tutto il resto che lo circonda.
Il commissario Cantagallo ha esordito con i gialli "Dentro un vicolo cieco" (2007) e
"Omicidio sotto il sole" (2008) pubblicati da Antonio Lalli della
Casa editrice Lalli Editore, l'editore di Poggibonsi che fra l'altro ha consentito al
grande scrittore Andrea Camilleri di pubblicare il suo primo libro "Il
corso delle cose".
La
serie dei gialli del commissario Cantagallo è proseguita con le indagini
pubblicate da Cristian cavinato della Casa editrice Cavinato Editore
International di Brescia: “Un vecchio tappeto persiano” (2014), “Segreto fra le
righe” (2014), “Lo sguardo nel buio” (2015), “La mossa del barbiere” (2015) e
"La donna col medaglione" (2016).
Nel
2008 il quotidiano web locale "Valdelsa.net" di Poggibonsi, grazie al
direttore Federico Bertolucci, ha pubblicato ogni settimana i capitoli del
racconto "Il filo di Arianna", un giallo corto ambientato a
Collitondi.
Nel
2009 l'associazione culturale siciliana "Messinaweb.eu" di Messina,
grazie al presidente Rosario Fodale e all'amico poeta Filippo Scolareci, ha
pubblicato ogni settimana i capitoli del racconto "Il barone di
Occhiolà", un giallo corto ambientato a Capobianco, un paese inventato
nella provincia di Caltanissetta.
Nel
2009 la redazione di "Filo Diretto 7" del Gruppo MPS, grazie al
direttore Livi, ha pubblicato ogni settimana i capitoli del racconto "Lo
sguardo nel buio", un giallo corto ambientato anche questo a
Collitondi.
Nel
2009 il presidente Massimo Vita dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di
Siena ha consentito l'iniziativa per la diffusione dell'audio book del racconto
"Lo sguardo nel buio" sul sito internet www.uicisiena.org.
Nel 2009 Fabio Marazzoli
ha promosso l'iniziativa "Liberi di leggere", grazie alla
professoressa Corti, presso la scuola Roncalli-Sarrocchi di Poggibonsi per la
diffusione gratuita del racconto "Il filo di Arianna" in forma
cartacea. Per questa iniziativa sono state diffuse all'interno della scuola
oltre 500 copie del racconto in 4 numeri mensili del giornalino scolastico
"La voce del Leone".
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