domenica 31 luglio 2016

L'indagine scritta come un post facebook: "OPERAZIONE MATRIOSKA per Cantagallo"

Dal giallo "OPERAZIONE MATRIOSKA per Cantagallo" eccovi in anteprima assoluta un altro estratto del primo capitolo dell'indagine così come è scritta nel libro che è stato pubblicato in cartaceo da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International in collaborazione con gli editor della LFA di Lello Lucignano. Buona lettura!
Primo Taddei è l'edicolante "confidente" di Via Maestra del commissario Cantagallo. 
Aurelio Fiaschi è il pasticcere Santonorè "informatissimo" amico del poliziotto e proprietario dal bar pasticceria Pierina di Collitondi. 
Tatiana Kokova è una bella donna dell'Est che si accompagna con Armando Gaggelli, marito della donna morta in un tentativo di rapina andato male. Su questo strano e misterioso caso deve indagare il commissario Cantagallo perché nella rapina è rimasto ucciso anche il ladro in circostanze poco chiare.  Ma non aggiungo altro...


Operazione Matrioska per Cantagallo: in lettura il primo giorno e il primo post facebook dell'indagine internet

IN LETTURA IL PRIMO CAPITOLO E IL PRIMO POST FACEBOOK DEL GIALLO
 
La nuova indagine pubblicata "OPERAZIONE MATRIOSKA per Cantagallo" è molto particolare ed è la prima assoluta del suo genere. In prima assoluta nazionale e internazionale è un'indagine poliziesca scritta in un formato molto particolare e accattivante grazie al lavoro degli editor della LFA di Lello Lucignano che collaborano con Cristian Cavinato della Cavinatore Editore International di Brescia. Non solo una nuova indagine ma anche un nuovo modo di leggere un giallo e soprattutto di scriverlo che spero piaccia ai lettori così come è piaciuto all'Editore che ha voluto pubblicarla. 
 
 
Per adesso fornisco un'anteprima dell'inizio del primo capitolo a cui segue il primo post facebook scritto dal commissario Cantagallo sull'indagine. 
 
Buona lettura! 
 
 



 



Estate in giallo con i gialli del commissario Cantagallo

L'estate è già arrivata e anche i LIBRI CARTACEI dei gialli del commissario Cantagallo sono già disponibili nelle librerie online a un PREZZO SCONTATO. 


Per chi ancora non conoscesse il commissario Cantagallo, faccio un rapido riepilogo sul personaggio e sulle sue caratteristiche più interessanti.




Il commissario Angelo Cantagallo della Polizia di Stato, è il protagonista dei romanzi – le “indagini” cittadine di Collitondi – e delle inchieste – le “indagini” marine di Castiglioni Marina– pubblicati e in corso di pubblicazione dall’autore Fabio Marazzoli.

Angelo Cantagallo è il commissario toscano che indaga sui fatti criminali che accadono a Collitondi, un piccolo paese immaginario, ma non troppo, della Toscana centrale. Il nome Cantagallo è stato scelto per rendere omaggio alla terra della mia regione di nascita: la Toscana. Infatti è il primo commissario toscano che indaga in un paese toscano.
Il commissario Cantagallo è un uomo di mezza età simpatico e intelligente, sposato, con una moglie, Iolanda Macaluso, e un figlio, Luigi. Cantagallo è sempre pronto alla battuta, ama i proverbi paesani e la buona cucina, odia il latino e tutte quelle frasi complicate che sono difficilmente comprensibili alle persone comuni e anche a lui.
Il personaggio di Angelo Cantagallo è immaginario come pure i colleghi che compongono la sua squadra del commissariato di Collitondi, piccolo paese toscano in provincia di Castronuovo, incastonato fra le verdi colline della Val Marna.
Le vicende sono caratterizzate dai ragionamenti investigativi con i colleghi della squadra del commissariato di P.S. di Collitondi, in provincia di Castronuovo. I colloqui fra il commissario e i suoi colleghi si svolgono nella “stanza da lavoro” oppure durante le passeggiate “digestive” del dopo pranzo lungo il corso del fiume Marna. Il commissario Cantagallo è anche il protagonista di certi battibecchi investigativi, a colpi di proverbi toscani e frasi latine, con il Questore Fumi Zondadari della Questura di Castronuovo. Il commissario vuole scoprire il colpevole di un delitto a tutti i costi, mentre il Questore fa di tutto per scansare ogni indagine insidiosa. Alla fine della discussione la spunta sempre il commissario Cantagallo che riesce a sbrogliare l’indagine nel giro di pochi giorni e a scoprire il colpevole. Il tutto è contornato dall’ambientazione del piccolo paese toscano di Collitondi incastonato fra le verdi colline del Chianti.




Il commissario Cantagallo non sopporta gli interrogatori dove devono essere sentite molte persone e in questi casi delega le audizioni alla sua vice Nicoletta; solo successivamente, quando la sua vice ha già fatto la prima scrematura, si decide ad interrogare i singoli testimoni per ascoltare quanto hanno da dire. Cantagallo non sopporta nemmeno il “Palio dei somari” perché è la delizia del Questore Zondadari e questo è un altro elemento che contribuisce a deteriorare i rapporti fra il commissario e il Questore. Cantagallo non sopporta il Questore che cita sempre delle frasi latine e che è sempre impegnato con il “Palio dei somari” della città di Castronuovo. Il commissario Cantagallo ama i proverbi, con particolare interesse per quelli toscani, perché sono il frutto semplice della saggezza antica dei nostri nonni e fanno parte del patrimonio di una cultura popolare che non deve essere dimenticata. Non è assolutamente vero che parla in dialetto. Solo un piccolo accenno di dialetto, ma è nella natura umana di ogni toscano. E’ fermamente convinto che in ogni frase latina sia nascosto il vero significato delle cose, mentre in ogni proverbio si nasconde una piccola verità. Per il commissario, i proverbi sono stati ed sono ancora oggi la saggezza dei popoli. I proverbi fanno parte di un grande patrimonio, formato dal dialetto, dalla mentalità, dalle tradizioni popolari e tante altre cose ancora. In breve, da quella che può essere definita come la cultura popolare. Tale cultura è generalmente tramandata dagli uomini ai propri discendenti e per molti secoli i proverbi sono stati, probabilmente, l’unica scuola per decine di generazioni di nostri antenati. Attraverso di essi si tramandano le usanze, le abitudini, la visione del mondo, si comunicavano le regole della morale e del comportamento nella vita di tutti i giorni. I proverbi, spesso, sono utilizzati, in senso umoristico, per indicare certi caratteri umani e molte volte con il loro utilizzo si sanciscono delle vere e proprie consuetudini di vita sociale che finiscono per diventare costume. I proverbi contengono i consigli più disparati su qualsiasi argomento e per qualsiasi circostanza della vita. I proverbi e certe espressioni verbali permettono di comprendere molti aspetti del carattere e della storia non scritta dei nostri vecchi. Attraverso i proverbi e i modi di dire, si riesce a scoprire il volto più autentico dei nostri antenati. Si può capire meglio, le ragioni di molti nostri modi di essere e della nostra identità di popolo, con comportamenti particolari che ben identificano e che differenziano gli abitanti diversi dei paesi vicini. Per tutte queste ragioni, per il commissario Cantagallo i proverbi sono un patrimonio culturale di tutti e devono essere salvaguardati. La citazione latina, per Cantagallo, appartiene al passato, non appartiene al modo di parlare della gente comune. Manifesta una sorta di distacco con le persone semplici e umili, segna la distanza fra “il dire” e “il fare”. Rappresenta, per certi personaggi incompetenti, l’ultimo baluardo per giustificare un nulla di fatto, per offuscare un fatto evidente, per rendere fumosa una spiegazione che non esiste. Cantagallo, nei sui colloqui con il Questore Zondadari, subito, non capisce mai bene la frase latina che il Questore gli ha detto. Poi, quando è a casa, con l’aiuto di sua moglie e sforzandosi di ricordare la frase, cerca di tradurla per capirne il vero significato. Non può essere diversamente: un commissario che è in grado di tradurre i “messaggi” degli oggetti di un’indagine, può non essere in grado di tradurre le frasi di un Questore? Sull’argomento dell’interpretazione dei “messaggi” degli oggetti ne parliamo più avanti. A volte accomoda alcuni proverbi a suo piacimento per adattarli a certe situazioni, soprattutto quando incontra il Questore Zondadari.


La serie dei gialli è stata pubblicata da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International in collaborazione con Lello Lucignano della LFA Publisher.
 
Tutti i gialli sono già disponibili in CARTACEO su IBS:
 

 

venerdì 15 luglio 2016

Un'indagine internet per il commissario Cantagallo: "OPERAZIONE MATRIOSKA" per Cantagallo

La nuova indagine del commissario Cantagallo è stata pubblicata in CARTACEO ed è molto intricata e particolare. Intricata perché dietro un delitto a scopo di rapina si cela un diabolico intreccio criminale che vuole occultare sapientemente un diabolico piano omicida. Particolare perché è il primo giallo italiano che è stato scritto come se fosse postato su internet, con le faccine, i commenti, le risposte e i "Mi piace".  Il commissario Cantagallo avrà il suo bel daffare per sbrogliare una matassa complessa e per descriverla ai frequentatori del social network più famoso del mondo. Infatti è stato obbligato a descrivere l'indagine in diretta su facebook per l'iniziativa "Commissariato on-line" fortissimamente voluta dal Giudice Fontanarosa della Procura di Castronuovo. A Cantagallo la cosa non va a genio perché le indagini non si fanno sui social, nel mondo virtuale, ma si conducono nelle strade, nel mondo reale. Alla fine però il commissario Cantagallo rimarrà sorpreso da questo nuovo mondo che non conosceva e si dovrà ricredere sul modo in cui le persone si muovono nei social. Proprio da una traccia impalpabile lasciata su facebook il commissario Cantagallo seguirà la pista investigativa che lo condurrà al micidiale assassino. 
     
Pubblicato da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International in collaborazione con Lello Lucignano della LFA Publisher.
Il giallo è già disponibile in cartaceo su IBS:


“OPERAZIONE MATRIOSKA per Cantagallo”: Il Questore ha comunicato a Cantagallo che deve diffondere i retroscena dell’indagine di un delitto in diretta su facebook per l’iniziativa chiamata “Commissariato on-line”. Il commissario cerca di opporsi ma inutilmente: dovrà indagare su internet in pre-pre-vigilia di Natale. Gli ingredienti del giallo sono molti e tutti insidiosi: una signora amante dei quadri d’autore, alcune bambole russe in carne e ossa, un modellista osservatore delle rotondità femminili e una curiosa bambola di legno che cela un segreto. Tutti questi elementi formano il mosaico criminale che dovrà comporre il commissario Cantagallo per smascherare il colpevole del delitto. Una donna è stata uccisa durante un furto in casa e pure il ladro è morto con un colpo di pistola alla testa. Tutta l’indagine si concentra sulla pista di un furto andato male. Il commissario Cantagallo è convinto che qualcosa non quadra e vuole scoprire cosa sia effettivamente accaduto. Cantagallo nelle sue ricerche incontrerà delle fascinose donne russe che lo accompagneranno lungo la tortuosa indagine. La fedeltà coniugale del commissario sarà messa a dura prova dalla bellezza folgorante delle bionde dell'Est che cercheranno di imbambolarlo. Ma Cantagallo non si farà distrarre dalle bambole tutte curve e con l'aiuto di una particolare bambola russa farà scattare la geniale trappola che incastrerà l'omicida.
“Spesso molte persone erano fatte così, come una matrioska. E come questa si scomponevano e ricomponevano a piacimento per nascondere agli altri i lati negativi della propria esistenza o certi drammi della loro vita privata. Così nessuno poteva accorgersi dei loro difetti e delle loro angosce raffigurate dall’ultimo pezzo della matrioska. Persone più legate all’essere che all’esistere, trasfigurate nel mascherare le loro tragedie personali per renderle invisibili agli altri, ma impietrite nell’impossibilità di nascondere a se stesse un dramma celato nel loro intimo più profondo che prima o poi avrebbero dovuto guardare in faccia, come si fa davanti all’ultima piccola statuetta.”
 


giovedì 14 luglio 2016

Meschìni, che leggete? C'è l'indagine siciliana del commissario Cantagallo!

Continua l'estate e continuano le pubblicazioni su carta delle indagini del commissario Cantagallo da parte di Cristian Cavinato della Cavinato Editore International, in collaborazione con i grafici e gli editor della LFA Publisher . Oggi vi presento il giallo "LA DONNA COL MEDAGLIONE" dove il simpatico e caparbio commissario Cantagallo dovrà sbrogliare una intricata indagine dove è stato ucciso un bancario a colpi di pistola. Delitto della mafia locale? Forse, ma Cantagallo non è di questo avviso, così come il suo amico carabiniere, il maresciallo Bompensiere, che lo ha coinvolto in questa indagine e che non sa che pesci pigliare. 

"Indagine siciliana per il commissario Cantagallo che tutti gli anni ‘scende’ in Sicilia con la famiglia per le ferie di settembre. A coinvolgerlo è il suo amico maresciallo Saro Bompensiere, comandante della Stazione dei Carabinieri di San Rocco Etneo. Omicidio a scopo di rapina compiuto dalla mafia locale si suppone in un primo momento, per un uomo ucciso a colpi di pistola in un'auto trovata dentro un boschetto. Stavolta Cantagallo è alle prese con degli oggetti particolari che devono essere decifrati per essere ben compresi. Questi indizi sono talmente strani che lo incuriosiscono: un misterioso telegramma da tradurre, una guida turistica da leggere con attenzione e tanti altri fatti apparentemente semplici e lineari che poi risulteranno complessi e intricati.  Tutto sembra semplice, forse anche troppo, ma non è così. Poi accade la svolta. La caparbietà di Cantagallo porta al ritrovamento di un fumoso telegramma in dialetto siciliano. Il misterioso telegramma riapre improvvisamente l’indagine verso una nuova pista investigativa imprevedibile. E soprattutto verso l’insospettabile omicida. L’assassino sarà svelato all’ultimo istante e compierà un errore fatale che lo condannerà. Il colpevole sarà smascherato grazie a un particolare che non è sfuggito a Cantagallo e da un abile stratagemma che sarà messo in atto dallo stesso commissario. Il poliziotto in quest'occasione dovrà sporcarsi le mani e non sarà una cosa facile perché Cantagallo conosce benissimo il proverbio che dice: “Chi vuole il pesce pigliare, il culo in mare si deve bagnare”."  



giovedì 7 luglio 2016

Datevi una mossa... c'è la nuova indagine di Cantagallo

La serie cartacea dei gialli del commissario Cantagallo si allunga con la prossima pubblicazione del nuovo giallo "LA MOSSA DEL BARBIERE". 
Le indagini del commissario Cantagallo (che ricordo ancora per chi non lo sapesse è il 1° commissario toscano che indaga in un paese della Toscana) continuano con la prossima uscita del volume cartaceo del quarto giallo della serie dei gialli pubblicati da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International. Sempre in collaborazione con gli impareggiabili grafici e gli editor della Lfa Publisher di Napoli.
Il giallo sarà pubblicato nelle prossime settimane.

“La mossa del barbiere”: un micidiale assassino mette a dura prova le capacità investigative del commissario Cantagallo. L’omicida vuol dargli scacco matto e ha escogitato un sofisticato stratagemma per compiere un delitto perfetto. L'assassino ha il cervello di un grande giocatore di scacchi e per portare a termine la sua macchinazione deve spostare l'attenzione del commissario sulla persona che ha già scelto come vittima predestinata, un po' come nella famosa "mossa del barbiere". Deve fare solo poche rapide mosse per trarre in inganno il poliziotto che si trova più a suo agio a ragionare di fronte a un mosaico che non davanti a una scacchiera. La mente del criminale ha ponderato i movimenti da fare e muoverà le sue pedine con grande cautela, in questa torbida indagine che si presenta come una partita a scacchi per il nostro commissario. I fatti conosciuti spianano la strada verso un omicidio passionale compiuto da un amante respinto di cui nessuno sa il nome. Gli indizi raccolti confermano le ipotesi del commissario che non intravede altre piste investigative da seguire. Non è semplice individuare chi abbia commesso il delitto perché l'unica testimone, una ragazza, è stata misteriosamente rapita. Ma un'osservazione attenta dei luoghi mette sulla strada giusta il commissario che si ritrova fra le mani un indizio molto particolare. Cantagallo deve anche stare molto attento a non perdere il filo dell'indagine perché tutti gli indizi seguono un particolare filo. Il commissario, seguendolo, scopre che i fatti si concentrano su una persona e capisce che per smascherare l'omicida dovrà muoversi come un acrobata che cammina su una corda tesa. E deve stare attento a non sbagliare. Un movimento errato e tutto precipita, in questa indagine dove tutto è appeso a un filo che lega il delitto di una donna e la sparizione di una ragazza. Ma come mai s’intrecciano queste due vicende? Questo è quello che deve capire il commissario Cantagallo e non basta dare la risposta a questa domanda per scoprire il vero mistero che si cela nella mente dell'assassino. I crimini commessi non sono i soli che s'intrecciano in questa vicenda. Del filo da imbastire arrotolato trovato sul luogo del delitto attira l’attenzione del commissario, mentre una nonna che fa la sarta, due arzille signore e uno strano uomo del gas completano l’intreccio di questa matassa criminale. Cantagallo alla fine si troverà con molto filo in mano e come un abile tessitore riuscirà a tessere una fitta trama per intrappolare l’omicida. Non solo il filo, ma anche i ricordi delle letture scolastiche della Divina Commedia aiutano il commissario e gli fanno venire in mente un’idea geniale per smascherare il colpevole e liberare la ragazza. Un fatto nuovo e inaspettato fa ribaltare la situazione in favore di Cantagallo. Il commissario ora sa come sono andate effettivamente le cose ed è pronto a fare la sua contromossa. Ma come in ogni partita a scacchi occorre ragionare con calma. Gli basterà fare una mossa vincente per togliersi dallo scacco e inchiodare lo spietato assassino in una situazione senza via d’uscita. Alla fine il commissario dovrà riconoscere che in fin dei conti anche la scacchiera, se la si guarda bene, con i suoi riquadri bianchi e neri accostati gli uni agli altri come le tessere musive, è un po’ come un mosaico. Voi vi chiederete: "Ma che c’entra la Divina Commedia con la soluzione dell'indagine?". Lo saprete presto, ma per ora: “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e… più non dimandare”. 


domenica 3 luglio 2016

L'estate continua e anche i gialli cartacei del commissario Cantagallo


 
Continua la saga delle indagini del commissario Cantagallo, il 1° commissario toscano che indaga in un paese della Toscana, con la prossima uscita del volume cartaceo del terzo giallo della serie dei gialli pubblicati da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International.
Sempre in collaborazione con i grafici e gli editor della Lfa Publisher di Napoli.

Il giallo sarà pubblicato nelle prossime settimane.