La serie cartacea dei gialli del commissario Cantagallo si allunga con la prossima pubblicazione del nuovo giallo "LA MOSSA DEL BARBIERE".
Le indagini del commissario Cantagallo (che ricordo ancora per chi non lo sapesse è il 1° commissario toscano che
indaga in un paese della Toscana) continuano con la prossima uscita del volume
cartaceo del quarto giallo della serie dei gialli pubblicati da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International. Sempre in collaborazione con gli impareggiabili grafici e gli editor della Lfa Publisher di Napoli.
Il giallo sarà pubblicato nelle prossime settimane.
“La mossa del barbiere”: un micidiale assassino mette a dura prova le capacità investigative del commissario Cantagallo. L’omicida vuol dargli scacco matto e ha escogitato un sofisticato stratagemma per compiere un delitto perfetto. L'assassino ha il cervello di un grande giocatore di scacchi e per portare a termine la sua macchinazione deve spostare l'attenzione del commissario sulla persona che ha già scelto come vittima predestinata, un po' come nella famosa "mossa del barbiere". Deve fare solo poche rapide mosse per trarre in inganno il poliziotto che si trova più a suo agio a ragionare di fronte a un mosaico che non davanti a una scacchiera. La mente del criminale ha ponderato i movimenti da fare e muoverà le sue pedine con grande cautela, in questa torbida indagine che si presenta come una partita a scacchi per il nostro commissario. I fatti conosciuti spianano la strada verso un omicidio passionale compiuto da un amante respinto di cui nessuno sa il nome. Gli indizi raccolti confermano le ipotesi del commissario che non intravede altre piste investigative da seguire. Non è semplice individuare chi abbia commesso il delitto perché l'unica testimone, una ragazza, è stata misteriosamente rapita. Ma un'osservazione attenta dei luoghi mette sulla strada giusta il commissario che si ritrova fra le mani un indizio molto particolare. Cantagallo deve anche stare molto attento a non perdere il filo dell'indagine perché tutti gli indizi seguono un particolare filo. Il commissario, seguendolo, scopre che i fatti si concentrano su una persona e capisce che per smascherare l'omicida dovrà muoversi come un acrobata che cammina su una corda tesa. E deve stare attento a non sbagliare. Un movimento errato e tutto precipita, in questa indagine dove tutto è appeso a un filo che lega il delitto di una donna e la sparizione di una ragazza. Ma come mai s’intrecciano queste due vicende? Questo è quello che deve capire il commissario Cantagallo e non basta dare la risposta a questa domanda per scoprire il vero mistero che si cela nella mente dell'assassino. I crimini commessi non sono i soli che s'intrecciano in questa vicenda. Del filo da imbastire arrotolato trovato sul luogo del delitto attira l’attenzione del commissario, mentre una nonna che fa la sarta, due arzille signore e uno strano uomo del gas completano l’intreccio di questa matassa criminale. Cantagallo alla fine si troverà con molto filo in mano e come un abile tessitore riuscirà a tessere una fitta trama per intrappolare l’omicida. Non solo il filo, ma anche i ricordi delle letture scolastiche della Divina Commedia aiutano il commissario e gli fanno venire in mente un’idea geniale per smascherare il colpevole e liberare la ragazza. Un fatto nuovo e inaspettato fa ribaltare la situazione in favore di Cantagallo. Il commissario ora sa come sono andate effettivamente le cose ed è pronto a fare la sua contromossa. Ma come in ogni partita a scacchi occorre ragionare con calma. Gli basterà fare una mossa vincente per togliersi dallo scacco e inchiodare lo spietato assassino in una situazione senza via d’uscita. Alla fine il commissario dovrà riconoscere che in fin dei conti anche la scacchiera, se la si guarda bene, con i suoi riquadri bianchi e neri accostati gli uni agli altri come le tessere musive, è un po’ come un mosaico. Voi vi chiederete: "Ma che c’entra la Divina Commedia con la soluzione dell'indagine?". Lo saprete presto, ma per ora: “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e… più non dimandare”.
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