Tombolo non era un investigatore per scelta ma per necessità,
col passare degli anni aveva scoperto di essere un investigatore in gamba e se
risolveva certi casi intricati, si stupiva lui stesso. Gli piaceva essere chiamato “detective”. Col
passare del tempo si era reso conto di avere un vero e proprio fiuto innato per
stanare i colpevoli e gli assassini, in questi casi la famiglia della persona
uccisa lo incaricava di indagare privatamente sui fatti accaduti per scoprire
il colpevole dopo che i Carabinieri non erano riusciti a scoprire nulla.
I casi da risolvere gli piombavano sul tavolo
direttamente nella sua agenzia investigativa di Spaccabellezze ma
l'investigatore Marino Tombolo non si affannava perché sapeva che sarebbe riuscito a venirne
a capo prima o poi. Ci avrebbe ragionato sopra con calma mentre si ciucciava un bel chupa
chups al gusto melon soda.
Calma e gesso erano la sua
regola. Ragionamento e tattica erano la sua forza.
Tombolo era molto ospitale e divideva il suo
appartamentino confortevole con Casimiro, un placido gatto soriano, scapolo e
grassoccio come lui, migrante da chissà quale tetto e ormai da qualche mese
nell’organico della “mansardina”, come la definiva lo stesso Tombolo. Acqua
e croccantini non mancavano mai e così Casimiro da migrante si era accasato in quel
piccolo angolo di mondo.
Tombolo era anche un tipo ruvido in certe situazioni ma in altre sapeva essere cordiale e socievole, uno scapolo attempato non per scelta ma per necessità. Diplomatosi col massimo dei voti al liceo classico, si era dovuto inventare quel mestiere d’investigatore privato per sbarcare il lunario e portare a casa uno stipendio decente. Non era un investigatore per passione ma per necessità. Gli sarebbe piaciuto fare il maestro elementare. Poi, col passare degli anni, aveva scoperto di essere un investigatore in gamba e se risolveva certi casi intricati, si stupiva lui stesso. Si era reso conto di avere un vero e proprio fiuto innato per stanare i colpevoli e, nelle rare volte, gli assassini.
Del resto: “Il cliente ha quasi sempre ragione”, come indicava una targhetta di legno attaccata sotto la licenza dell’agenzia investigativa incorniciata alle spalle della scrivania.
Qui sotto ci sono i link per la libreria IBS.it. Buona lettura a tutti voi.
Del resto: “Il cliente ha quasi sempre ragione”, come indicava una targhetta di legno attaccata sotto la licenza dell’agenzia investigativa incorniciata alle spalle della scrivania.
I
gialli dell'investigatore Tombolo sono pubblicati in ebook e cartaceo da Cristian
Cavinato
della
Cavinato Editore International di Brescia e li trovate in tutte le librerie
online.
Qui sotto ci sono i link per la libreria IBS.it. Buona lettura a tutti voi.
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