Fra le tante particolarità dei gialli dell'investigatore Tombolo, dell'agenzia "TOMBOLO Investigazioni" di Spaccabellezze, ci sono pure le vicende di quando Rossella, la sua amica-fidanzata dottoressa del Poliambulatorio del porto, lo chiama a qualsiasi ora del giorno e della notte perché non sa le parole delle definizioni dell'Incrocio della Settimana Enigmistica.
Tombolo è paziente, la sta a sentire, cerca con lei la parola più giusta, ma alla fine si stanca perché l'Incrocio (e tutte le parole crociate in genere, rebus compresi) a lui non interessa. Anzi, gli dà proprio fastidio.
Vi propongo un estratto su questo tema dal giallo "ZAMPA DI GATTO, CODA DI MANTA E CORNA DI GAZZZELLA - I casi dell'investigatore Tombolo" pubblicato da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International.
Buona lettura!
Fece per alzarsi dal letto.
In quel preciso istante squillò il telefonino appoggiato sul comodino. Guardò
il display.
“Rossella”
Pigiò il pulsante verde un po’ allarmato.
«Pronto! Rossella!».
«”Il
disegnatore usa quello doppio”».
«Ma cosa vuoi che sappia…».
«”Mettere
qualcosa sotto i denti”».
«Mangiare».
«Bravo, forse va bene. Quella è la tua
specialità».
«”Contiene
pompe e rastrelli”».
«Casotto».
«Può darsi, ma non so se ci sta. Anche
quella è una specialità delle tue, soprattutto quando ti metti all’opera con le
investigazioni della tua agenzia».
«”Lo
è un affare che preoccupa”».
«Non lo so. Basta, Rossella con questo Incrocio!
Tutto bene?».
«Sì, Marino caro, batuffolone bello».
«E non mi chiamare batuffolone! Tutto a
posto?».
«Tutto a posto, tutto a posto. Altrimenti non
sarei qui a scervellarmi con questo Incrocio. Lo volevo finire perché
quell’antipatico del dottor Purgato l’avrà già fatto e domani mattina mi
attenderà con quel suo sorrisetto strafottente per sapere se l’ho finito
anch’io».
«Rossella, la vuoi smettere di perder tempo
con quel gastroenterologo da strapazzo che lavora con te!».
«Non rompere, Marino. Mi diverto a fare le
gare con lui!».
«Ti
sembra l’ora di chiamare?!».
«Scusa. Niente, ma non riuscivo proprio a
prendere sonno».
«Anch’io».
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