Oggi facciamo la conoscenza di questo nuovo personaggio toscano dei gialli che fanno parte della serie "I casi dell'investigatore Tombolo" editi da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International in collaborazione con LFA Publisher di Lello Lucignano (per la stampa dei libri cartacei).
L’investigatore
privato Marino Tombolo, poco più che quarantenne,
pochi capelli brizzolati, è un uomo grassoccio ma robusto, di statura media, buona forchetta
e cattiva palestra. Tipo poco atletico, molto riservato, poco loquace, molto tenace. Non
è granchè ordinato anche se tiene in fila perfetta tutti i casi che deve risolvere per i clienti della sua agenzia investigativa. Tombolo si rilassa ciucciando i chupa chups gusto melon soda, ed è un grande lettore dei fumetti di Tex
Willer e dei libri gialli di Nero Wolfe. Nero Wolfe è il suo investigatore preferito perché risolve tutti i casi standosene seduto comodamente nel suo studio, senza muoversi di un millimetro ma facendo muovere il suo fido collaboratore. Tombolo si era diplomato al liceo
classico e voleva fare il maestro alle scuole elementari del paese, però non aveva
trovato lavoro nel settore scolastico. Quindi aveva aperto a Spaccabellezze l’agenzia investigativa “Tombolo
Investigazioni” per inventarsi un lavoro che gli facesse sbarcare il lunario
con uno stipendio decente a fine mese.
Non era un investigatore per passione ma
per necessità, col passare degli anni aveva scoperto di essere un investigatore
in gamba e se risolveva certi casi intricati, si stupiva lui stesso. Col passare del tempo si era reso conto di
avere un vero e proprio fiuto innato per stanare i colpevoli e gli assassini,
in questi casi la famiglia della persona uccisa lo incaricava di indagare
privatamente sui fatti accaduti per scoprire il colpevole dopo che i Carabinieri
non erano riusciti a scoprire nulla. Vive da solo in un piccolo appartamentino "la mansardina", del centro storico e
gli piace molto Rossella Sirena, la sua amica-fidanzata che fa la guardia medica al Poliambulatorio del porto di Spaccabellezze. Rossella è una grande appassionata degli scrittori russi della fine dell'ottocento, s'intende di opera lirica e ha una passione maniacale per gli "Incroci obbligati" della Settimana Enigmistica. L'investigatore Tombolo si è innamorato
perso di Rossella Sirena ma lui non vuole dirglielo per non farla soffrire
perché è convinto che il suo lavoro avrebbe potuto fare fallire l’eventuale
matrimonio con lei. Tombolo e Rossella mangiano
tutti i giorni alla trattoria “Il Palombaro”.
L'investigatore Tombolo è un uomo ruvido e solitario ma anche
cordiale e compagnone, quando la sua amica-fidanzata Rossella riesce a strapparlo dall'agenzia per portarlo da qualche parte a divertirsi. Pedinamenti
notturni di mariti in odore di corna, sorveglianza di ragazzi frequentatori di
cattive compagnie fino a tarda ora, ricerche di anziani scomparsi o di minori
scappati di casa, queste erano le sue normali pratiche d’ufficio a Spaccabellezze,
piccolo paese costiero della Toscana meridionale. Quella cittadina turistica si
affacciava sul mare in una stretta insenatura che si prolungava dalla costa e
che a questa era collegata da una larga laguna da dove si potevano ammirare le
bellezze della Punta Cala Nera “Calimera”, ricca di minerali ferrosi scuri da
cui il nome, a nord e della Punta Cala Rossa “Calante”, dai versanti scavati
nelle arenarie che al tramonto si tingevano di rosso, a sud.