Nuovo appuntamento con la proposta di lettura dei gialli del commissario Cantagallo. Per chi lo avesse dimenticato, questo è un giallo della serie delle indagini del commissario Cantagallo ambientato a Collitondi, in Toscana, che è stato pubblicato dalla LFA Publisher dal titolo “UNA NOTTE DI SETTEMBRE”.
In questa indagine il commissario Cantagallo dovrà fare i conti con il suo passato e sarà costretto a far conoscere ai suoi uomini una tragica verità che avrebbe voluto tenere nascosta anche a se stesso. In una notte dovrà confessare ciò che accaduto molto tempo fa perché qualcuno è tornato dal passato per chiudere i conti con lui e con una dolorosa vicenda dove perse la vita un uomo per mano del poliziotto. In una notte accadrà tutto quello che dovrà accadere e forse anche qualcosa di più.
Tanti lettori appassionati di gialli non conoscono le indagini del commissario Cantagallo e questa può essere un’occasione per fare conoscere meglio il commissario Cantagallo a tutti voi. I gialli sono ambientati in Toscana e il commissario Cantagallo è toscano pure lui.
Ma in questo giallo su cosa deve indagare il commissario Cantagallo?
«Ispettrice Cuomo, sempre a fare riunioni carbonare col dottor Spagnuolo? Però noi siamo poliziotti e piano piano la verità viene sempre a galla. Di che si tratta?»
L’ispettrice si guardò dietro le spalle per vedere che non ci fosse nessuno.
«Una donna straniera bionda senza documenti è stata ammazzata e poi le hanno bruciato la faccia, sembra che sia una prostituta a sentire il dottor Pacifico della Scientifica» e riferì quello che sapeva.
Razzo e Bandino erano lì da un po’. Avevano delle bustone di carta in mano e aspettavano qualcuno.
«Ma quando arriva Baccio?» chiese Razzo.
«Mi ha messaggiato, cinque minuti e arriva.»
Baccio arrivò trafelato con delle borse della spesa.
«Scusate il ritardo, ma ho trovato la coda all’alimentari.»
I poliziotti si guardarono intorno per sicurezza. Era già scuro e non c’era nessuno in giro. Anche il custode usciva alle otto di sera e fino alle otto del giorno dopo non si rivedeva. Aggirarono la cappella, bussarono alla porta posticcia, entrarono.
Un uomo con delle ampie fasciature al fianco e alla spalla sinistra era seduto dolorante su un lettino.
«Credevo che non venivate più. Stavo per chiamarti, Baccio.»
«Colpa mia, ho trovato la coda all’alimentari.»
«Che c’è di buono?»
«Il solito del lunedì. Spaghetti all’amatriciana, polpettine di manzo al rosmarino e fagiolini rifatti al pomodoro. L’acqua e il vino ci sono. Per tre o quattro giorni bastano, e anche la frutta c’è. Giusto?»
«Giusto. Questo frigo piccolino dei muratori è un portento. Attaccato a quella prolungona che lo collega alla luce generale dei locali del custode, fa veramente comodo. E poi con la doppia spina posso accendere la stufetta elettrica per scaldare l’ambiente e fare luce con la lampada da cantina che mi hai portato.»
Baccio disponeva le cose da mangiare su un tavolino da giardino mentre Bandino e Razzo prendevano i vestiti sporchi e lasciavano quelli puliti attaccati alle grucce di un appendiabiti da negozio con le ruote, preso in prestito da un loro amico negoziante.
Baccio tolse della polvere da una sedia comoda, imbottita e robusta che era davanti al tavolino imbandito.
«Si metta a sedere qui, non sarà un granché ma almeno non le duole la schiena se continua a stare tutta la sera su quel lettino di fortuna.»
«Intanto, ci dormo proprio bene, ci riposo e mi rilasso» si alzò e si diresse verso la sedia facendosi sorreggere da Bandino che poi gli chiese.
«Stroncapettini, si è fatto vivo?»
«Sì, mi ha chiamato stamani per sapere come stavo. Ripasserà per vedere con i suoi occhi se gli dico il vero. In commissariato? Niente nuove, buone nuove?»
«Per niente buone nuove. Sta di fatto, che il Questore ha passato a Spagnuolo l’omicidio di una donna straniera bionda che, dopo averla ammazzata, le hanno bruciato mezzo viso. Il cadavere è stato trovato nella zona nascosta degli orti lungo la pedonale che va al Campino. Poi c’è un altro fatto nuovo, di minima importanza. Sul luogo del delitto niente più Bentivoglio e Buongusto, che tanto facevano da comparse. D’ora in avanti ci mandano un ispettore tecnico della Scientifica, il dottor Pacifico. Un tipo vecchiotto che è più scorbutico di Stroncapettini e che deve essere anche più rompicoglioni. Lo conosce?»
«Questo Pacifico è la prima volta che lo sento nominare. Fa comunque piacere sapere che avremo un collega scientifico fisso con cui lavorare sul luogo del crimine.»
«Per il resto, solito silenzio su tutta la linea di Spagnuolo, che si muove senza nemmeno consultarci. Meno male che abbiamo l’ispettrice Cuomo che ci tiene informati quando glielo chiediamo.»
«Voi tenetemi informato, così almeno ragiono su qualcosa in questo schifo di posto, con tutto il rispetto per i presenti anche se assenti in quanto defunti. Di quell’altra cosa?»
«Niente. Ci sono sempre i posti di blocco intorno al paese ma per ora niente di niente. Se è nei dintorni non si muove perché è in un posto sicuro, anche se sono parecchi giorni che è alla macchia.»
«Un tipo come quello deve essere bene addestrato a sopravvivere in condizioni precarie e nascondersi nelle nostre campagne non deve essere difficile per lui. Deve aver trovato il modo di procurarsi da mangiare e bere. Pensavo questo, bisogna stare molto attenti a qualsiasi fatto strano che può accadere perché…»
«Ma non aveva fame? Gli spaghetti diventano una palla!»
«Hai ragione e poi a pancia piena si ragiona meglio.»
E ricordatevi che nelle indagini del commissario Cantagallo, oltre il giallo c’è molto di più. Quindi non perdere l’occasione per andare in libreria e acquistare il libro " UNA NOTTE DI SETTEMBRE” il nuovo giallo del commissario Cantagallo che è stato pubblicato dalla LFA Publisher.
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