domenica 20 novembre 2016

Indagine segreta per il commissario Cantagallo: "Segreto fra le righe"


In questa indagine il commissario Cantagallo deve scoprire un torbido segreto che si cela sotto le apparenze di un dubbio incidente sul lavoro dove è morto un muratore precipitando sugli scogli, in piena notte. Le cose non quadrano per il poliziotto toscano che deve attingere al suo fidato amico Fabio Orsini, portiere del Villaggio Miramare dove i Cantagallo hanno la casa per le ferie d'estate, per avere delle informazioni riservate sul muratore morto. Tutte le informazioni dovranne essere lette nel verso giusto tranne una, che sarà quella fondamentale per scoprire il movente dell'assassinio. Il commissario Cantagallo le metterà insieme a quelle che già conosce per aprirsi la strada tortuosa che lo condurrà alla cattura dell'omicida.   
Qui sotto un estratto del libro.



"«Grazie, Fabio. Mi hai anticipato e mi sei stato molto utile, come al solito. Ma sei sicuro di non avere altro da dirmi? Pensaci bene. Ho bisogno d’informazioni. A volte certe indiscrezioni sono fondamentali per risolvere un caso o per mettere il naso in fatti che rimarrebbero sconosciuti.»
    Nel dire questo, fu invece il commissario a guardarlo fisso negli occhi. Era sicuro che il suo amico portiere potesse raccontargli qualcos’altro d’interessante.
    Fabio a sua volta rimase a fissarlo e fece una smorfia con la faccia. Non sorrideva più. Si erano intristiti pure i sottili baffi col pizzo che si era fatto crescere nelle ultime settimane. Evidentemente conosceva altri particolari di quella vicenda. Orsini era una persona seria a cui non piaceva parlare di certi particolari che potevano sconfinare nel pettegolezzo. Si faceva sempre gli affari suoi e non perdeva mai il suo tempo dietro alle chiacchiere del paese. Non faceva parte della sua natura. A volte però capitava che i suoi amici parlassero di certe cose che accadevano in paese e non poteva fare a meno di ascoltarle. Sapeva che doveva informare Cantagallo e, al pensiero di quello che gli doveva dire, aveva cambiato l’espressione del viso. Era teso e amareggiato, ma capiva che poteva aiutare il suo amico commissario.
    Fabio così decise di riferirgli ciò che sapeva.
    «Angelo, non è una bella storia. Io conoscevo bene Daniele, era un gran lavoratore e una gran brava persona, anche se la sera poteva stare un po’ di più con la moglie invece di andarsene al bar a giocare a carte con gli amici. Ma non sono certo io che devo giudicare i fatti degli altri. Ogni tanto ha fatto dei lavori per alcuni proprietari del villaggio. Si comportava bene e qualche volta l’ho chiamato anch’io, per dei piccoli lavori. Lavorava bene e non chiedeva troppi soldi. I miei amici mi hanno raccontato che da alcuni mesi giravano voci sulla moglie di Daniele. Siccome c’erano di mezzo anche i figli, la cosa non mi era piaciuta e non ho più voluto sapere nulla. Ma poi i fatti accadono, tutto viene a galla e non si può più fare a meno di ignorare certe voci.»
    «Ma degli amici con cui giocava al bar, che mi dici? Li conoscevi, per caso? Giocavano forte? Erano dei tipi poco raccomandabili?»
    Cantagallo voleva capire se ci fossero altri fatti da mettere in fila per quell’omicidio.
    «Per quello che posso sapere io, erano tutti muratori che Daniele conosceva bene. Niente tipi strani o forestieri di Rosereto, o di altri paesi vicini. Tutta gente del posto, tranquilla e conosciuta. E poi non giocavano grosse somme. Come facevano i muratori ad avere tanti soldi per giocare a carte? A volte Daniele ha chiesto anche a me di andare con lui al bar a giocare, quando gli mancava il quarto. Mi diceva che giocavano a briscola e si erano messi d’accordo per dieci centesimi a punto. Non sono queste le cifre che mandano sul lastrico una persona. Tu che dici?»
    Cantagallo rifletteva sulle parole di Fabio. Un altro fatto incominciava a quadrare ed era in contrasto con quello che aveva detto il prete: gli assassini non potevano essere dei giocatori d’azzardo che volevano riprendere i soldi vinti al muratore giocando a carte.
    «Ti dico solo che quello che ho pensato su questa vicenda del muratore morto incomincia a quadrare. Certi indizi stanno entrando perfettamente nel mio mosaico e sento di essere vicino alla soluzione di questo caso. Ma c’è sempre qualcosa che mi manca per fare quadrare tutta la vicenda. Ti ringrazio per quello che mi hai detto. Vado a raggiungere in spiaggia i miei, altrimenti mi danno per disperso. Ti saluto, Fabio. Ci vediamo.»
    «Ciao, Angelo, e buona fortuna» disse Fabio, ritornando indietro verso il vialetto dal quale era arrivato."



 Il giallo "SEGRETO FRA LE RIGHE" è un giallo in ebook e cartaceo pubblicato da Cristian Cavinato della Casa editrice Cavinato Editore International di Brescia e lo potete trovare in tutte le librerie online. Qui sotto trovate i link della libreria IBS.it.




 

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