Sempre a proposito della prossima inchiesta di mare del commissario Cantagallo.
In anteprima assoluta e precorrendo un po' i tempi, vi anticipo che nella nuova inchiesta di Castiglioni Marina ci sarà (in maniera riveduta e corretta) la piacevole intervista fra un giallista toscano (compagno di ombrellone del commissario al Bagno Rivabella) e un pellicciaio romano (anche lui d'ombrellone al Rivabella insieme alla sua famiglia).
Visto che tante persone mi hanno detto di averla letta e di essersi divertiti, allora, cambiando qualcosa, mi è piaciuto inserirla nel giallo della nuova inchiesta di mare che spero sarà pubblicato in estate nel prossimo anno.
Intanto ecco a voi una brevissima anteprima iniziale di quello che leggerete nel libro.
" Poi sul bagnasciuga si profilò una figura d’uomo, con in testa un gran cappello chiaro di paglia tipo panama col cinturino marrone, ben conosciuta a tutti e due. L’uomo a un certo punto sterzò per dirigersi verso i lettini e si avvicinò al signor Bizzarri. Il nuovo arrivato era un altro cliente fisso del Rivabella, un romano cordiale e chiacchierone sulla cinquantina che di mestiere faceva il pellicciaio. Era un tipico scanzonato trasteverino dallo sguardo furbo, di statura media, robusto con una leggera pancetta e dei folti capelli grigi portati all’indietro sotto il cappellone.
Il commissario non poté fare a meno di ascoltare il colloquio fra i due, anche perché parlavano ad alta voce.
«Buongiorno, Bizzarri».
«Buongiorno, Aniceto. Anche lei di nuovo qua per le ferie».
«Come se dice a Roma: 'Chi nu' more se rivede!', e se rivedemo!».
«Si dice anche a Firenze».
«Tutto er monno è paese. Le posso dì 'na parola?».
«Anche due».
«Ma che sta sempre a scrive' gialli?».
«Sì, lavoro permettendo».
«Ma ije ne pubblicano?».
«Sì».
«E 'ndove? ».
«A Brescia». "
Buon proseguimento di giornata a tutti voi.
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