Il commissario Cantagallo
è al suo primo confronto con il Questore per riferire sulle prime due persone che sono state trovate morte in paese. Tutto sembra normale in apparenza e anche il Questore non vuole che s'indaghi per ipotetici delitti che non stanno nè in cielo nè in terra. Il Questore sa perfettamente che il commissario andrà avanti per la sua strada e non si fermerà davanti a niente e a nessuno visto che qualcuno ha fatto una denuncia e viole delle risposte concrete. Il Questore non demorde e cercherà in tutti i modi di fargli cambiare idea anche se, come al solito, non riuscirà a spuntarla su Cantagallo. Il commissario è appena arrivato in Questura e sta cercando di spiegare la situazione al Questore che non perde battuta per propinargli una frase in latino ad effetto per distrarlo dalla conversazione investigativa. Ma senza riuscirci.
Quello che segue è un estratto del
nuovo giallo del commissario Cantagallo che nel 2017 è stato pubblicato da
Cristian Cavinato della Cavinato Editore
International di Brescia. Il giallo "FLACONI E VECCHIE RICETTE" è un'indagine di paese che si
svolge a Collitondi, località toscana nelle zone del Chianti. Buona lettura!
«Ah, bravo! E il mio tempo, allora! E il tempo dei colleghi d’eccellenza
della Polizia Scientifica non è forse prezioso? Siamo seri, Cantagallo! La Questura
non è al suo servizio privato. Qui ci sono in ballo i soldi pubblici dei
cittadini. Allora, di quei due vecchi rincoglioniti morti che spiegazioni mi
dà?».
Cantagallo era stremato e non aveva più voglia di discutere.
«Prima di tutto, rispettiamo queste persone morte tragicamente…».
«Vivaddio, Cantagallo! Cerchiamo piuttosto di rispettare i tempi e
facciamo veloce. Prosegua rapido, altrimenti come minimo gliene muore un altro
per un colpo di sole!».
Il commissario sospirò e proseguì.
«Per la prima, la signora Cancellara, siamo dovuti intervenire perché il
dottore Della Vecchia…».
«Lo vede, Cantagallo. Anche lei ha dato della “vecchia” a quella
rincoglionita che è morta!».
«No, Questore. Non mi permetterei mai. Della Vecchia è il cognome del
direttore della clinica che ha fatto la denuncia sull’accaduto».
«Ah!» boccheggiò l’altro fra il sorpreso e l’incredulo.
«Ma se lei m’interrompe…».
«Eziandio, commissario! Che fa? Mi prende per i fondelli? Sarebbe la
prima volta che io la interrompo. Anche i latini lo dicevano che almeno una
volta all’anno è concesso: “Semel in anno
licet insanire”».
Il commissario, viste le sue scarse conoscenze della lingua latina, non
aveva afferrato al volo il concetto. Non capiva che c’entrasse in quel discorso
il particolare dei semel una volta all’anno. Mangiava i panini semel con la
mortadella quando sua moglie glieli preparava da portare via, se doveva fare
degli appostamenti notturni. E non una volta all’anno. Ma pensava che
probabilmente si sbagliasse e che la spiegazione fosse un’altra. Sorvolò sui
semel e proseguì.
«Invece per il secondo, il veterinario Becattelli, hanno spedito in
commissariato una lettera anonima» e gliela fece vedere «dove c’è una chiara
accusa nei confronti del fratello del morto. Come vede, in tutti e due i casi,
non mi potevo tirare indietro, ho rispettato la procedura e ho chiamato la
Scientifica».
Il Questore guardava e riguardava la lettera come se avesse fra le mani
una banconota contraffatta. Era indispettito perché non era riuscito a prendere
in castagna il commissario. Sollevò le sopracciglia, arricciò il naso
prominente e fece una smorfia schifata come se avesse notato sul foglio un
pezzo di popò di cane appiccicata.
«Ad ogni buon conto, commissario, la macchina del fango è a pieni giri.
Legga qua» e gli dette una copia del Corriere di Castronuovo. «Il Giudice
Fontanarosa, tuttora preso dai delicatissimi incarichi che gli sono stati
assegnati personalmente dal Prefetto Caradonna…».
Come volevasi dimostrare, il Sostituto Procuratore Fontanarosa era
occupato in altri affari: tutto faceva, tranne che seguire le indagini del
commissariato di Collitondi. Qualche anno prima, con una circolare tipo editto
bizantino, aveva conferito delega piena al Questore Zondadari sulle indagini
collitondesi, per gestirle in piena autonomia e soprattutto in totale incapacità.
«…poco fa mi ha messaggiato al telefonino di tenerlo costantemente ed
esaurientemente informato».
Buona lettura con i gialli del commissario Cantagallo.
I gialli di Cantagallo sono in
vendita anche su IBS in ebook e libro
P.S. Leggete quello che vi pare.
Ma
ricordate che:
"Leggere i gialli di Cantagallo non è un dovere
"Leggere i gialli di Cantagallo non è un dovere
ma è un piacere per l'autore (e per
l'editore)".
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