Oggi
vi parlo del primo giallo della nuova serie dei gialli che nel 2017 sono stati
pubblicati da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di
Brescia. Inizio con la presentazione del giallo "FLACONI E VECCHIE RICETTE".
L'indagine si svolge a Collitondi, i fatti accadono in pieno luglio per una
serie di morti che accadono in un clima infuocato dal bollore dell’anticiclone
Africano che attanaglia il paese. Fornisco alcuni particolari del commissario Cantagallo
e certe indicazioni sul suo modo di essere che spero vi siano graditi.
Cominciamo.
«Il commissario Cantagallo, nell’indagine di paese del giallo
“Flaconi e vecchie ricette”, all’inizio, è alle prese con la morte di una
anziana degente della clinica Villa Paradiso, che si trova nell’immediata periferia
del paese. Il bollore africano la fa da padrone in quei giorni, ma il direttore
della clinica è molto ansioso ed è preoccupato che qualche giornalista da
strapazzo possa infangare ingiustamente il buon nome della clinica. In pericolo
ci sono i facoltosi vecchietti ricoverati e anche, soprattutto, le loro rette
giornaliere che foraggiano la clinica. Il direttore della clinica è in allarme,
si preoccupa e chiama Cantagallo perché vuole che certifichi l’operato del
personale della clinica. C’è un batti e ribatti di competenze e ruoli fra
Cantagallo, che non ne vuole sapere di indagare sulla morte naturale di una
donna malata, e il direttore, che si sente scivolare la poltrona a Villa
Paradiso e insiste per volere degli accertamenti. Alla fine, il commissario si rassegna,
anche perché nella clinica ci sono in cura dei personaggi di spicco molto ben
conosciuti dal Questore, e convince il direttore a sporgere denuncia contro
ignoti. Cantagallo, anche se si dovrà accollare l’indagine, la porterà avanti
perché qualcuno glielo ha richiesto. Prima, Cantagallo tergiversa. Poi, riconsidera la situazione. Pensa che
non si può tirare da una parte e vuole capire quello che è successo. Ma è
successo veramente qualcosa? Da lì, inizia una serie di fatti tanto
strani quanto imprevisti e imprevedibili che complicano la situazione e le
investigazioni condotte dai poliziotti di Cantagallo. In continuazione ci sono
fermate e ripartenze brusche in relazione a certi altri fatti che accadono in
paese e che rischiano di confondere l’azione del commissario Cantagallo. Ma
cosa accade in quei giorni a Collitondi? Di tutto e di più. Donne dai facili
costumi e uomini che non si tirano indietro davanti a delle belle donne
spregiudicate che il costume fanno alla svelta a toglierselo. Mogli
insoddisfatte dal coniuge e mariti che cercano soddisfazioni fuori dal letto
coniugale. Vizi privati in night privati e pubbliche virtù messe in piazza nel
peggiore dei modi. Badanti familiari che sanno badare a se stesse e collaboratrici
domestiche che non sanno dove stanno di casa. Ma che sanno benissimo dove
andare per trovare un lavoro in paese. In questa indagine, chi cerca trova e
non si tratta solo d badanti e domestiche. Chi trova qualcosa di importante
sono anche i barboni di via Livornese che dentro i cassonetti della spazzatura
trovano una sorta di elisir di lunga vita che li protegge dalle malattie. Ma
tutto questo non torna. Ci sono gli anziani che muoiono nella clinica Villa
Paradiso pagando le cure a peso d’oro e ci sono i barboni, invece, che lungo il
fiume stanno bene fra cartoni e lamiere di bandone a costo zero. Perché? A
questa e a tante altre domande dovrà rispondere il commissario Cantagallo,
anche se, all’inizio, non si rende subito conto in quale ginepraio si sia cacciato
scegliendo di occuparsi dell’indagine dell’anziana morta alla clinica. Tutto
poteva immaginarsi, all’infuori di quello che dovrà mettere in fila per
districare uno dei casi più difficili e complessi che gli era mai capitato.
Indagine complessa anche perché non è solo una. Molte piste si sovrappongono
l’una sull’altra, come le tante scie lasciate sulla sabbia nel deserto. Perché
è un vero e proprio deserto quello che il commissario dovrà percorrere in
questa indagine. Dove dovrà stare attento a non farsi abbagliare da certi
miraggi che potrebbero nascondergli la verità di certe cose accadute. E proprio
da una specie di viaggio nel deserto, il commissario troverà un appiglio alle
indagini, ripensando a ciò che era accaduto ai tre famosi figli del re di
Serendippo, per riportarsi piano piano sulla strada giusta che lo condurrà alla
cattura di uno spietato omicida. Cosa aspettate a leggere il giallo del
commissario Cantagallo? Buona lettura».
Fabio Marazzoli
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