Rieccomi nel blog per proporvi un altro dei miei post di lettura
che spero vi siano graditi e che anche oggi riguarda l’ultimo caso
dell’investigatore Tombolo dal titolo è "UNA FILASTROCCA DI CRIMINI E
DELITTI", giallo che vi ricordo nel 2019 è stato pubblicato dalla casa editrice LFA PUBLISHER di Caivano in provincia
di Napoli.
Nel secondo post di lettura di oggi, approfondiamo la conoscenza della
quasi fidanzata dell’investigatore Tombolo, l’adorabile Rossella Sirena che fa la
guardia medica nel Poliambulatorio del porto di Spaccabellezze. In questo
estratto potete leggere una breve scaramuccia tra i due fidanzatini perché Rossella
è molto legata sentimentalmente a Tombolo e lo vuole portare al più presto all’altare,
costi quello che costi. Tombolo, invece, non vuole, tergiversa e accampa scuse ingiustificate
per non sposarla. Cerca in tutti i modi di trovare un motivo valido per non
darla vinta alla sua bella fidanzata, a volte arrampicandosi anche sugli
specchi pur di giustificare la sua motivazione. A dire il vero Tombolo vorrebbe
sposare Rossella ma c’è un ma e non vuole ammettere quale sia il vero motivo
davanti a lei. Cosa si nasconde dietro il rifiuto di Tombolo?
Non dico altro per non turbare l’atmosfera. Buona lettura.
Al tavolo della trattoria Il Palombaro, un
Tombolo scocciato cercava di recuperare con la forchetta i resti del fragrante sughetto
degli spaghetti allo scoglio.
«Niente da fare, Rossella. Mi sono fatto un
giro nei negozi cinesi in paese. Sono cinque in tutto. Tre di abbigliamento erano
aperti. Uno di oggettistica Liu Market, che non ho capito bene cosa venda, era chiuso,
come anche la lavanderia a gettone davanti al negozio. Nulla di fatto. Nessuno
dice di conoscere questi due. Mi ero fatto anche delle fotocopie con gli
identikit ingranditi ma nessuno ha detto di conoscerli. I commercianti da cui
sono andato sono molto sospettosi e sono convinto che siano anche molto
reticenti. Ho insistito, ma quelli nulla. Si sono trincerati dietro un mutismo
invalicabile.»
«Marino, se ti sei presentato con i tuoi
soliti modini garbati da sbirro è
logico che si siano messi sulla difensiva. Quando ti ci metti, ti muovi come un
elefante in un negozio di cristallerie.»
«Non esagerare. Sapevo di dovermi muovere
con i piedi di piombo e non credo di avere sbagliato a porre le domande nel
modo che ho fatto. Ho cercato di spiegare che due loro connazionali erano morti
per cause ancora da scoprire e che bisognava fare presto per prendere i
colpevoli dell’omicidio. Ho chiesto aiuto per rendere giustizia a due giovani
barbaramente uccisi, ma non c’è stato niente da fare. Erano quasi impauriti di
dovermi rispondere.»
«Per forza, ti presenti e dici che ci sono
in giro gli assassini di due cinesi e che vuoi da loro informazioni per
prenderli. Con questo tipo di premessa ti giochi la loro collaborazione. Le
persone cinesi che ho conosciuto io sono molto diffidenti con chi non
conoscono. Minimo minimo, si chiudono a riccio e ti sbattono la porta del
negozio in faccia. Sono evidentemente terrorizzati da quello che è successo e
se nella loro comunità sono incominciate a girare le voci di una ipotetica
organizzazione criminale coinvolta nell’omicidio, le paure aumentano e
s’ingigantiscono.»
«Gli ho fatto anche il nome del professore
Ling per vedere se mi guadagnavo la loro fiducia, ma non c’è stato verso di tirare
fuori un ragno da un buco.»
«Gli hai detto che lavoravi per lui?»
«Sì, per fare capire che non lo facevo per
una mia faccenda privata. Ho detto che il professore mi aveva incaricato di
risolvere il caso dei due cinesi pagandomi profumatamente…»
«Bravo Marino, sempre a parlare di soldi.
Non cambierai mai.»
«Era per dire come mi guadagnavo la
pagnotta…»
«Non si vive solo per i soldi e non si
mangia solo il pane, Marino.»
«Tu fai presto a parlare, Rossella.
Dipendente pubblico, stipendio garantito, ventisette bello pieno e tanti saluti.»
«Mettiamo su famiglia e salti in un baleno
nel paradiso delle coppie a doppio reddito.»
«Con doppie tasse per il cumulo dei redditi.»
«Tutte scuse perché non mi vuoi sposare. Ti
propongo una convivenza di un anno, soddisfatto o rimborsato. E se stiamo a
casa mia, hai acqua, gas, luce, lavatura e stiratura gratis.»
«A ridagliela con la storia delle nozze. Ma
quante volte te lo devo dire, Rossella?!»
«Tutte le volte che vuoi finché non mi
stancherò di dirtelo, ovvero mai!»
«Finiamo di mangiare alla svelta che devo
andare in quelle fabbrichette fuori paese che ti dicevo.»
«Bravo bravo, cambia come al solito
argomento per sfuggire ai tuoi doveri sentimentali.»
«Calma e gesso! Il mio dovere sentimentale lo faccio sempre. Tutte le volte che lo
facciamo non ho mai sfigurato, anzi. Mi sono sempre comportato ben al di sopra
delle più rosee aspettative.»
«Per forza, se non ci fossi io col mio aiutino…»
Nel dire questo, si avvicinò sinuosa a
Tombolo e il movimento fece attivare inavvertitamente l’assistente vocale del
suo smartphone russo che teneva nella tasca davanti dei pantaloni.
“Cercavi,
forse, le pasticche che danno al maschio l’aiutino?”
«Ma che pasticche!»
“Ho
trovato la pasticca blu che te lo tira su, la pasticca gialla che te lo porta a
galla, la pasticca turchina per chi lo fa di mattina e la pasticca bionda che
ti fa fare la seconda. Interessa la pasticca bionda?”
«Che bionda e bionda! Un altro aiutino
dicevo!»
“Cercavi
un altro aiutino? Ci sarebbe un altro aiutino, Ursula e il suo lato B.”
«Di nuovo questa Ursula! Ma che c’avrà?!»
“Il lato B da urlo.
Ursula ha il lato B da urlo che fa impazzire il maschio medio italiano e non
occorre nessuna pasticca. Può interessare il lato B di Ursula?”
«Ma quanto sei cretino! Vladimiro, sei
impazzito!»
“Vladimiro,
l’assistente biondo che fa impazzire il mondo.”
L’assistente vocale russo si era intromesso
come al solito e quel suo scambio di frasi particolari con Rossella rischiava
di degenerare, visto l’argomento, oltre a destare l’attenzione degli altri clienti
nella trattoria.
«Rossella, spegni quel coso, sennò facciamo
gente!»
«Marino, un po’ di pazienza!» strusciatina
a R sul video e clic. «Ecco, spento.»
«Ah! Con questo russo elettronico cretino che
si attiva quando vuole, non se ne può proprio più.»
«Ci deve essere un problemino nel software.
Ma non dovevi andare alle fabbrichette?»
«Ho capito. Oggi niente dolcino. Mi
prenderò un cornetto da Alvise quando rientro.»
«Occhio ai cornetti, non vorrei che un
giorno o l’altro te ne spuntasse qualcuno…»
«Staremo a vedere. Tanto mi si vedono bene,
con tutta questa chioma di capelli che mi ritrovo…»
«Hai tutto da perdere, tu. Altrimenti…»
«Altrimenti, il lato B di Ursula. Che altro!»
«Ma quanto sei cretino! Te e quell’altro
cretino russo!»
«Fra maschi c’intendiamo.»
«Sì, e chi vuole intendere, intenda. Anche
tu, Marino, se non ti vuoi ritrovare la prossima volta a mangiare da solo… in
una tenda.»
«Ora scappo.»
«Appunto, è la tua specialità.»
Questo ma non solo questo sono i gialli
dell’investigatore Tombolo perché come ha detto una mia lettrice: “Oltre il
giallo c’è molto di più.” Cosa aspettate a leggere il giallo dell’investigatore
Tombolo?
Il
giallo è in vendita a Napoli alla libreria "Io ci
sto", zona Vomero in via Cimarosa, e alla "Feltrinelli
Express", in piazza Garibaldi presso la Stazione Centrale.
P.S. Leggete quello che vi pare.
Ma ricordate sempre che:
"Leggere il giallo di Tombolo non è un dovere
"Leggere il giallo di Tombolo non è un dovere
ma è un piacere per l'autore (e per
l'editore)".
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