sabato 29 febbraio 2020

Rossella, Tombolo e il paradiso delle coppie


Rieccomi nel blog per proporvi un altro dei miei post di lettura che spero vi siano graditi e che anche oggi riguarda l’ultimo caso dell’investigatore Tombolo dal titolo è "UNA FILASTROCCA DI CRIMINI E DELITTI", giallo che vi ricordo nel 2019 è stato pubblicato dalla casa editrice LFA PUBLISHER di Caivano in provincia di Napoli.
Nel secondo post di lettura di oggi, approfondiamo la conoscenza della quasi fidanzata dell’investigatore Tombolo, l’adorabile Rossella Sirena che fa la guardia medica nel Poliambulatorio del porto di Spaccabellezze. In questo estratto potete leggere una breve scaramuccia tra i due fidanzatini perché Rossella è molto legata sentimentalmente a Tombolo e lo vuole portare al più presto all’altare, costi quello che costi. Tombolo, invece, non vuole, tergiversa e accampa scuse ingiustificate per non sposarla. Cerca in tutti i modi di trovare un motivo valido per non darla vinta alla sua bella fidanzata, a volte arrampicandosi anche sugli specchi pur di giustificare la sua motivazione. A dire il vero Tombolo vorrebbe sposare Rossella ma c’è un ma e non vuole ammettere quale sia il vero motivo davanti a lei. Cosa si nasconde dietro il rifiuto di Tombolo?    

Non dico altro per non turbare l’atmosfera. Buona lettura.


    Al tavolo della trattoria Il Palombaro, un Tombolo scocciato cercava di recuperare con la forchetta i resti del fragrante sughetto degli spaghetti allo scoglio.  
    «Niente da fare, Rossella. Mi sono fatto un giro nei negozi cinesi in paese. Sono cinque in tutto. Tre di abbigliamento erano aperti. Uno di oggettistica Liu Market, che non ho capito bene cosa venda, era chiuso, come anche la lavanderia a gettone davanti al negozio. Nulla di fatto. Nessuno dice di conoscere questi due. Mi ero fatto anche delle fotocopie con gli identikit ingranditi ma nessuno ha detto di conoscerli. I commercianti da cui sono andato sono molto sospettosi e sono convinto che siano anche molto reticenti. Ho insistito, ma quelli nulla. Si sono trincerati dietro un mutismo invalicabile.»
    «Marino, se ti sei presentato con i tuoi soliti modini garbati da sbirro è logico che si siano messi sulla difensiva. Quando ti ci metti, ti muovi come un elefante in un negozio di cristallerie.»
    «Non esagerare. Sapevo di dovermi muovere con i piedi di piombo e non credo di avere sbagliato a porre le domande nel modo che ho fatto. Ho cercato di spiegare che due loro connazionali erano morti per cause ancora da scoprire e che bisognava fare presto per prendere i colpevoli dell’omicidio. Ho chiesto aiuto per rendere giustizia a due giovani barbaramente uccisi, ma non c’è stato niente da fare. Erano quasi impauriti di dovermi rispondere.»
    «Per forza, ti presenti e dici che ci sono in giro gli assassini di due cinesi e che vuoi da loro informazioni per prenderli. Con questo tipo di premessa ti giochi la loro collaborazione. Le persone cinesi che ho conosciuto io sono molto diffidenti con chi non conoscono. Minimo minimo, si chiudono a riccio e ti sbattono la porta del negozio in faccia. Sono evidentemente terrorizzati da quello che è successo e se nella loro comunità sono incominciate a girare le voci di una ipotetica organizzazione criminale coinvolta nell’omicidio, le paure aumentano e s’ingigantiscono.»
    «Gli ho fatto anche il nome del professore Ling per vedere se mi guadagnavo la loro fiducia, ma non c’è stato verso di tirare fuori un ragno da un buco.»
    «Gli hai detto che lavoravi per lui?»
    «Sì, per fare capire che non lo facevo per una mia faccenda privata. Ho detto che il professore mi aveva incaricato di risolvere il caso dei due cinesi pagandomi profumatamente…» 
    «Bravo Marino, sempre a parlare di soldi. Non cambierai mai.»
    «Era per dire come mi guadagnavo la pagnotta…»
    «Non si vive solo per i soldi e non si mangia solo il pane, Marino.»
    «Tu fai presto a parlare, Rossella. Dipendente pubblico, stipendio garantito, ventisette bello pieno e tanti saluti.»
    «Mettiamo su famiglia e salti in un baleno nel paradiso delle coppie a doppio reddito.»
    «Con doppie tasse per il cumulo dei redditi.»
    «Tutte scuse perché non mi vuoi sposare. Ti propongo una convivenza di un anno, soddisfatto o rimborsato. E se stiamo a casa mia, hai acqua, gas, luce, lavatura e stiratura gratis.»
    «A ridagliela con la storia delle nozze. Ma quante volte te lo devo dire, Rossella?!»
    «Tutte le volte che vuoi finché non mi stancherò di dirtelo, ovvero mai!»
    «Finiamo di mangiare alla svelta che devo andare in quelle fabbrichette fuori paese che ti dicevo.»
    «Bravo bravo, cambia come al solito argomento per sfuggire ai tuoi doveri sentimentali.»
    «Calma e gesso! Il mio dovere sentimentale lo faccio sempre. Tutte le volte che lo facciamo non ho mai sfigurato, anzi. Mi sono sempre comportato ben al di sopra delle più rosee aspettative.»
    «Per forza, se non ci fossi io col mio aiutino…»
    Nel dire questo, si avvicinò sinuosa a Tombolo e il movimento fece attivare inavvertitamente l’assistente vocale del suo smartphone russo che teneva nella tasca davanti dei pantaloni.
    Cercavi, forse, le pasticche che danno al maschio l’aiutino?
    «Ma che pasticche!»
    Ho trovato la pasticca blu che te lo tira su, la pasticca gialla che te lo porta a galla, la pasticca turchina per chi lo fa di mattina e la pasticca bionda che ti fa fare la seconda. Interessa la pasticca bionda?
    «Che bionda e bionda! Un altro aiutino dicevo!»
    Cercavi un altro aiutino? Ci sarebbe un altro aiutino, Ursula e il suo lato B.”
    «Di nuovo questa Ursula! Ma che c’avrà?!»
    “Il lato B da urlo. Ursula ha il lato B da urlo che fa impazzire il maschio medio italiano e non occorre nessuna pasticca. Può interessare il lato B di Ursula?
    «Ma quanto sei cretino! Vladimiro, sei impazzito!»
    Vladimiro, l’assistente biondo che fa impazzire il mondo. 
    L’assistente vocale russo si era intromesso come al solito e quel suo scambio di frasi particolari con Rossella rischiava di degenerare, visto l’argomento, oltre a destare l’attenzione degli altri clienti nella trattoria.
    «Rossella, spegni quel coso, sennò facciamo gente!»
    «Marino, un po’ di pazienza!» strusciatina a R sul video e clic. «Ecco, spento.»
    «Ah! Con questo russo elettronico cretino che si attiva quando vuole, non se ne può proprio più.»
    «Ci deve essere un problemino nel software. Ma non dovevi andare alle fabbrichette?»
    «Ho capito. Oggi niente dolcino. Mi prenderò un cornetto da Alvise quando rientro.»
    «Occhio ai cornetti, non vorrei che un giorno o l’altro te ne spuntasse qualcuno…»
    «Staremo a vedere. Tanto mi si vedono bene, con tutta questa chioma di capelli che mi ritrovo…»
    «Hai tutto da perdere, tu. Altrimenti…»  
    «Altrimenti, il lato B di Ursula. Che altro!»  
    «Ma quanto sei cretino! Te e quell’altro cretino russo!»  
    «Fra maschi c’intendiamo.»  
    «Sì, e chi vuole intendere, intenda. Anche tu, Marino, se non ti vuoi ritrovare la prossima volta a mangiare da solo… in una tenda.»
    «Ora scappo.»
    «Appunto, è la tua specialità.»


Questo ma non solo questo sono i gialli dell’investigatore Tombolo perché come ha detto una mia lettrice: “Oltre il giallo c’è molto di più.” Cosa aspettate a leggere il giallo dell’investigatore Tombolo?
Il giallo è in vendita a Napoli alla libreria "Io ci sto", zona Vomero in via Cimarosa, e alla "Feltrinelli Express", in piazza Garibaldi presso la Stazione Centrale.        

Il giallo è in vendita online anche su IBS e LIBROco 

P.S. Leggete quello che vi pare.
Ma ricordate sempre che:
"Leggere il giallo di Tombolo non è un dovere
ma è un piacere per l'autore (e per l'editore)".


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