Angelo
Cantagallo, 42 anni, viso allungato, capelli corti castano scuri portati all'indietro, sopracciglia folte, naso pronunciato e leggermente curvo, fisico asciutto e
robusto, 1 e 75 più o meno di altezza per 75 chili circa di peso, con leggera
pancetta che non ha ancora superato il limite di guardia della cintura dei pantaloni,
portamento sportivo. Da quando ha superato i quarant'anni ha deciso di tenersi baffi e pizzo.
In genere indossa mocassini morbidi, polo di cotone oppure
di lana secondo le stagioni, jeans e giubbotto, mai camicia giacca cravatta
perché si sente "legato". Solo nelle occasioni ufficiali è obbligato a vestirsi perbene, ma lo fa con grande sforzo perché si sente impacciato nei movimenti. È nato a Montecaiano,
in provincia di Firenze, da una famiglia di umili origini che facevano i
contadini nelle campagne dell'omonimo paese. Si è diplomato in Ragioneria a
Firenze e poi nella stessa città si è laureato in Scienze Politiche con il
massimo dei voti e la lode. Ha iniziato a fare il poliziotto a ventisette anni, ha fatto un apprendistato e una breve permanenza nel
reparto tecnico della Polizia Scientifica di Firenze per due anni. Una
promozione a vice commissario lo ha fatto trasferire per alcuni anni in un
commissariato della provincia aretina, dove con il suo vecchio capo, il commissario
Vinicio Del Tongo, ha fatto molta esperienza nelle indagini sugli omicidi. Poi un
concorso interno lo ha portato a Collitondi come commissario. Ha alcune manie
come tante altre persone. Ha l’abitudine quotidiana di “sentire il tempo
meteorologico” e di fare una previsione meteo sulle condizioni del tempo, fino
a un massimo delle dodici ore successive. Il tanto che gli basta per coprire le
necessità della sua giornata lavorativa in paese e dintorni. Per la previsione
osserva il cielo dalla finestra del suo bagno, prima di farsi la barba. Dalla
finestra può osservare quasi tutta la vallata della Val Marna. Ma soprattutto,
è importante che Cantagallo ascolti le previsioni del tempo del TG regionale,
la sera prima. A volte trae delle considerazioni meteo pure dalla presenza o
meno in volo degli stormi degli uccelli stanziali, che già di mattino presto,
si portano oltre il Colle Tondo, altura che si erge dietro il paese. Secondo l’opinione
di Angelo, la loro assenza in volo faprevedere l'imminente arrivo della pioggia
e dei nuvoloni, da sempre ostacoli fastidiosi per il volo degli uccelli. Cantagallo
elabora la sua "previsione” meteo che serve a fargli inquadrare la
giornata, ma anche a fargli scegliere l’abbigliamento più adatto per quella
giornata di lavoro. Il commissario è un amante della buona tavola e, insieme ai
suoi colleghi, pranza al ristorante Attanasio di Collitondi e dopo pranzo fa
una passeggiata digestiva lungo gli argini del fiume Marna insieme a Bandino e
a Razzo che mangiano sempre con lui a pranzo. Tutti e tre fanno il solito giro
lungo la strada pedonale che costeggia il fiume Marna dal ponte Pertini al
ponte Berlinguer, in direzione della località Malvoni, per poi rientrare nel
centro del paese dove si trova il commissariato. Cantagallo ama fare colazione
a casa con la famiglia gustando le crostate con la marmellata fatte dalla
moglie, ma non disprezza, per qualche imprevisto, il cappuccino con le briosce
appena sfornate del suo amico Santonorè del bar Pierina in via Maestra. Al
commissario Cantagallo piace passeggiare lungo il fiume Marna e fermarsi all'ombra
delle robinie lungo l'argine a ragionare con Razzo e Bandino sulla
soluzione di un caso particolarmente complicato.
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