mercoledì 22 marzo 2017

Il "segreto" di Fabio sul suo blog Librinviaggio


Appuntamento speciale per un fatto altrettanto speciale.

Calma, non c'è nessun segreto sul blog di Fabio.
Il gentile Fabio è un attento e critico lettore di libri di vario genere sul suo blog "Librinviaggio", frequentatissimo da molti lettori.
Qualche giorno fa ha fatto la recensione del giallo "Segreto fra le righe" pubblicato Cristian Cavinato​ della Cavinato Editore International di Brescia. 
Ecco il perché del suo "segreto".
Fabio nel suo pendolarismo ferroviario ha letto il giallo e ha indicato nella sua recensione i lati positivi della storia, fornendomi anche alcune dritte di cui farò tesoro nella scrittura del prossimo giallo di mare. 
Nel prossimo blog di oggi leggerete anche la sua vecchia recensione dell'anno scorso del giallo "Un vecchio tappeto persiano".  
Grazie, Fabio!




Qualche tempo fa ho letto e vi ho parlato del romanzo “Un vecchio tappeto persiano” di Fabio Marazzoli, oggi vi parlo invece del suo romanzo “Segreto fra le righe”, una nuova indagine del commissario Cantagallo.
“Segreto fra le righe” è un romanzo piuttosto breve ambientato in un piccolo e immaginario paese costiero della Toscana dove Cantagallo si trova in vacanza con la famiglia. Come spesso succede anche nella vita reale, il lavoro non ti abbandona nemmeno in ferie e quindi ecco ci scappa il morto.
La vittima è un giovane muratore all’apparenza morto a causa di un’accidentale caduta dagli scogli avvenuta durante la notte. Fin da subito al commissario Cantagallo, interpellato in qualità di consulente alle indagini, qualcosa non torna: quello che sembra un incidente ha tutta l’aria di essere nientemeno che un omicidio. Come nel precedente romanzo, Marazzoli immerge le indagini in un contesto di vita quotidiana: piccoli vicissitudini famigliari, riflessioni personali dei personaggi e altro ancora fanno da contorno a quella che è poi la vera e propria soluzione del caso.
Devo dire che in “Segreto fra le righe” questo aspetto è forse un po’ troppo estremizzato e l’indagine risulta alle volte un po’ messa in ombra da fatti e dialoghi non sempre connessi alla storia. Alla fine del romanzo si ha un po’ la sensazione che l’aspetto investigativo, a conti fatti, occupi poco spazio. D’altro canto è anche vero che si tratta di un romanzo piuttosto breve quindi la scelta potrebbe essere voluta, ma non mi sarebbe dispiaciuto uno sviluppo più articolato dell’indagine, soprattutto ripensando ad alcuni passaggi, anche importanti per la risoluzione del caso, che vengono forse esauriti con troppa rapidità e semplicità.
Dal punto di vista stilistico, ho con piacere notato la quasi totale scomparsa del virgolettato nel testo, dettaglio che non mi aveva entusiasmato nel precedente libro.
Nel complesso “Segreto fra le righe” è un romanzo leggero e piacevole che ha accompagnato i miei spostamenti pendolari per qualche giorno insieme a un simpatico gruppetto di personaggi che hanno conservato la semplicità e la genuinità che li aveva caratterizzati già nel precedente libro.



Visitate il suo blog per leggere la recensione completa.

https://www.librinviaggio.com/romanzi/gialli/2017/03/segreto-fra-le-righe/

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