sabato 27 maggio 2017

Antefatto del giallo "La mossa del barbiere"

Sempre a proposito del giallo "LA MOSSA DEL BARBIERE", facciamo un passo indietro. 
Avete letto quello che è successo quando è stato trovato il cadavere della donna uccisa per motivi passionali, probabilmente dall'amante respinto. La donna faceva la domestica presso una signora che fa la sarta in casa. Quando è stato commesso l'omicidio, in casa, c'era anche la nipote della sarta che è misteriosamente scomparsa.
Ma cosa è accaduto prima del delitto? 
Il commissario Cantagallo cerca di ricostruire la vicenda che si è consumata fra le mura domestiche. Il poliziotto vuole fare il punto della situazione perché la nipote della sarta è sparita senza lasciare tracce, per ora. 


Ricordo che il giallo è stato premiato con il 
2° PREMIO FESTIVAL GIALLO GARDA 2016
nella sezione ebook. 


    In casa, al momento dell’omicidio, c’era la nipote Arianna Pasqualetti, sedici anni, figlia unica di Giovanni Pasqualetti e di Lidia Fontani. La nipote, studentessa in gamba del secondo anno di ragioneria dell’Istituto Saracini Rondinella di Collitondi, era una brava ragazza, carina e sveglia, fidanzata con un suo compagno di scuola, Stefano Conticelli, che faceva il quarto anno dello stesso istituto, carino e sveglio anche lui. A sentire la nonna, i due erano una gran bella coppia. Sul conto della ragazza e del suo fidanzato non c’era niente di strano e nemmeno sulle loro amicizie. Arianna si trovava nella casa della nonna per fare i compiti. La nonna era uscita per andare a comprare la fodera per un vestito e aveva lasciato in casa la nipote insieme alla domestica.

    Sempre nel rapporto, c’era scritto anche del portiere del condominio, Patrizio Mucci, cinquantadue anni, incensurato, dai modi untuosi e con la passione dell’orto che coltivava lungo il fiume. L’orto era molto grande e il Mucci ci faceva un bel po’ di soldi rivendendo le verdure a quelli che lo conoscevano, comprese le persone del condominio dove faceva il portiere. Il portiere si era subito dimostrato gentile e disponibile con la Polizia. Aveva affermato che al momento del delitto era nei locali dell’ultimo piano del palazzo per controllare l’ascensore che ogni tanto si fermava. Il Mucci non aveva notato niente di strano nel palazzo.
    Poi Cantagallo prese in mano i reperti, le foto e notò qualcosa d’interessante. Sul momento non sapeva spiegare perché, ma aveva capito subito che qualcosa non quadrava. Si soffermò su due fotografie
ingrandite che avevano in comune uno stesso oggetto. Una foto di un lungo filo bianco di cotone arrotolato a una gamba di una sedia del salotto e un’altra con un altro lungo filo dello stesso tipo arrotolato a un pomello interno della porta di casa.
    La nonna era una sarta, pensava in quell’istante Cantagallo. Ma cosa ci faceva tutto quel filo bianco arrotolato a quel modo in due punti della casa?
Si era fatta l’ora di pranzo e Cantagallo era già al portone ad aspettare Razzo e Bandino. Dopo poco arrivarono i due un po’ trafelati e si scusarono. Nello stesso momento si affacciò Baccio dalla guardiola.
    «Commissario, un’ora fa l’ha chiamata il vicario. Non l’ho disturbata, come mi aveva detto lei. Il vicario mi ha detto di dirle che è stato convocato dal Questore per le due di oggi pomeriggio».
 




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