Oggi
facciamo un secondo passo indietro perché vi parlo del secondo libro, della
prima serie dei gialli del commissario Cantagallo, che nel 2008 è stato
pubblicato da Antonio Lalli della Lalli Editore di Poggibonsi. Questa è la
presentazione del giallo "OMICIDIO SOTTO IL SOLE", un’inchiesta di
mare a Castiglioni Marina. Fornisco alcuni particolari del commissario Cantagallo
e certe indicazioni sul suo modo di essere che spero vi siano graditi.
Cominciamo.
«Il commissario Cantagallo, nell’inchiesta di mare del
giallo “Omicidio sotto il sole”, che è anche il primo giallo della serie di
Castiglioni Marina, non riesce a stare alla larga dai delitti nemmeno quando è
al mare nel fine settimana. Una ragazza è stata trovata morta annegata nella
piscina dell’Hotel Mirage e il maresciallo Guerra della Stazione dei
Carabinieri del paese gli chiede di fare un “controllino” per stabilire che non
si tratti di un omicidio. Il maresciallo Guerra non dispone di un medico legale
sul posto e fa esaminare la vittima a un medico generico del paese che fa servizio
al Pronto Soccorso del porto: il dottor Lanzara. Il medico, tipo sbrigativo e
superficiale, dice che la ragazza è morta per un banale incidente sul bordo
della piscina dell’Hotel. Il dottor Lanzara è sicuro che sia una tragica
fatalità come tante altre che capitano a Castiglioni durante l’estate.
Cantagallo si reca sul posto e inizia il battibecco fra i due. Lanzara
riferisce che la donna, Beatrice Calabresi, ha sbattuto violentemente la testa
contro il bordo. È caduta e ha perso i sensi. Sfortunatamente la testa della
donna è rimasta sott’acqua. Una morte tragicamente accidentale, come le tante
che avvengono qui d’estate a Castiglioni. Infatti il medico è fermamente
convinto di una cosa: i turisti vengono a Castiglioni a fare i loro porci
comodi e a volte ci rimettono le penne. La donna, sottolinea il medico, è un
gran bel pezzo di figliola col tatuaggio di una farfalla sulla spalla destra e
una cicatrice lineare appena sopra il gluteo sinistro. Indica pure le misure
della ragazza: 85-55-85. Cantagallo, a
sentire quelle descrizioni della vittima che avevano poco a che vedere con la
pratica del medico legale, trasecola e non ce la fa a trattenersi. Sbotta in
malo modo in direzione del medico. Dice a Lanzara che non siamo alla sfilata di
Miss Italia e chiede se i Carabinieri dovranno riferire ai genitori della
ragazza morta che le sue considerazioni si ferma a una 85-55-85 morta
accidentalmente nell’acqua per una botta alla testa. Cantagallo non ci sta a
sorbirsi l’atteggiamento pressappochista del Lanzara e vuole accertare, senza
ombra di dubbio, la causa della morte di questa ragazza e le circostanze in cui
è avvenuto il fatto. Il commissario esamina da vicino il cadavere e vede subito
che c’è qualcosa che non quadra. Ma le cose stanno così come sembrano? Si
tratta di una brutta caduta in piscina oppure c’è sotto qualcos’altro? Questo è
quello che deve scoprire il commissario in questa inchiesta, che lo vede nei
panni del consulente investigativo della “Benemerita”. Un colpo di genio di
Cantagallo risolverà il mistero della morta annegata e, l’ultima sera, farà
cadere in trappola l’omicida. Per Cantagallo non sarà semplice e per mettere in
pratica il suo piano, condurrà tutti all’ultimo piano dell’Hotel dove si trova
la piscina. Per il momento: “Acqua in bocca!”. Cosa aspettate a leggere il giallo
del commissario Cantagallo? Buona lettura».
Fabio Marazzoli
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