domenica 26 luglio 2020

Tombolo e Buontempo: ragionamenti sul delitto

Nel nuovo giallo dei casi della costa dell’investigatore Tombolo dal titolo "UNA FILASTROCCA DI CRIMINI E DELITTI”, pubblicato dalla LFA Publisher, l’investigatore toscano è alle prese con un duplice delitto dai contorni oscuri perché l’assassino vuol fare credere che si tratti di un femminicidio con suicidio, ma Tombolo capisce subito che c’è qualcosa che non torna in quel duplice omicidio.     

Qui l’investigatore Tombolo si è appena recato nella rosticceria “La Pagoda”, dove nel piazzale esterno sono stati ritrovati in un cassonetto dell’immondizia i corpi bruciati di due cinesi morti ammazzati. È andato lì, insieme al suo aiutante-ombra Buontempo, per vedere il cassonetto dove sono stati rinvenuti i cadaveri e per fare delle domande al proprietario, al cuoco e ai camerieri che hanno ritrovato i corpi bruciati dei cinesi. Nessuno però è in grado di dargli ulteriori informazioni perché nessuno ha visto quello che è accaduto e nessuno conosce i due cinesi morti. Anche Buontempo che si è intrufolato nella cucina con una scusa non è riuscito a sapere nulla. Poi si ritrovano per fare il punto sulle poche cose che hanno saputo e su quello che Tombolo ha visto.

Qui sotto trovate un estratto di alcune pagine del libro da leggere.

 

   Tombolo non rientrò nella rosticceria, anche perché si sarebbe riempito un’altra volta del puzzo della cucina, e s’incamminò verso il piazzale del parcheggio dove già lo attendeva Prospero.

    «Visto o saputo qualcosa d’interessante, Marino?»

    «Sì e no.»

    «Quindi?»

    «Da quello che ho visto nel cassonetto, i due cinesi devono essere stati uccisi in un altro posto e chi li ha uccisi ha architettato tutto questo per intimorire in modo eclatante qualcuno, forse il proprietario, quel signor Gong. Non ho saputo altre cose di cui non fossi già a conoscenza. Tu?» 

    «Idem con patatine. Quelli della cucina non sanno un tubo.»

    «A te che viene in mente?»

    «L’intimidazione palese fa rima con la mafia cinese.»

    «Anche per me, quasi sicuramente, ma mi potrei sbagliare.»

    «Ollallà! Prima mi hai detto di no. Ora, invece, pensi davvero che ci sia di mezzo la mafia cinese. Cazzaròla!»

    «Calma e gesso! Che sia la mafia cinese non ne sono proprio sicuro. Penso semmai a qualche delinquente cinese usuraio, che vuole accaparrarsi la rosticceria per dei forti debiti che il molto onorevole signor Gong non può onorare. Per dargli un avvertimento, gli fa fuori due camerieri e glieli brucia davanti alla rosticceria. Quel signor Gong non me lo ha detto perché ha paura che gli scopra gli altarini. Ma, bada bene, è solo una mia lontana ipotesi.»

    «L’idea dello strozzino cinese che incarica i killer di ammazzare due camerieri per avvertire il rosticciere che deve pagare i debiti non è male come idea, ma mi convince poco. Non lo so, ho una certa sensazione strana che mi gira in testa.»

    «Che sensazione strana hai? Tutto quadra, Prospero!»

    «Però c’è un però!»

    «Però che?» 

    «Però quei due bruciacchiati non lavoravano come camerieri nella rosticceria.»

    «Ne sei proprio sicuro? Chi te lo ha detto?»

    «Quella gentile signorina cinese col tubino nero. Le ho anche chiesto se avessero bisogno di personale in sala, perché mi sono inventato di un certo nipote che cerca lavoro. Veramente cortese quella signorina cinese.»

    «La signorina Ai non Dai.» 

    «Ai, si chiama Marino. Tu col cinese ci fai a cazzotti.»

    «Che faccio di mestiere, la guida turistica a Pechino?»

    «L’unica cosa cinese che non ti manca mai sono le decorazioni a mandorla sulla colomba pasquale.» 

    «Sono più facili da mandare giù rispetto a questi cinesi che già mi stanno sui coglioni. Torniamo a bomba. Potevano essere due sguatteri della cucina.» 

    «Nemmeno.»

    «Te l’ha detto sempre la tua amica cinese del tubo?»

    «No, questo me l’ha detto quel gran simpaticone del Maestro Chef Dong Bao, che per me non è buono nemmeno a cucinare pane, olio e sale.» 

    «Potevano essere…»

    «Mestieri esauriti per la rosticceria, Marino. Sold out! Tutto da rifare. Quei due bruciacchiati chissà da dove arrivano.»

    «Prospero…»

    «Forse da qualche fabbrichetta dei dintorni, pagati in nero…»

    «Ma è possibile che…»

    «Non è proprio possibile! E poi, quel tuo discorso sull’avvertimento avrebbe senso se quei due poveri cinesi bruciacchiati fossero stati imparentati in qualche modo con quel signor Gong, ma così non è. Il signor Gong dice di non conoscerli nemmeno!»

    «Ma è probabile che…»

    «Probabilità zero per zero! La tua ipotesi è floscia come un soufflé sfilato anzitempo dal forno.»

    «Prospero, hai rotto i coglioni!»

    «Ollallà, Marino! Con te finisce sempre così quando ti faccio qualche obiezione ragionata. E ormai sono tanti anni che pur stando fianco a fianco dovresti apprezzarmi per…»

    «Prospero! Non siamo mica una vecchia coppia gay inacidita!»

    «Tiri in ballo sempre questa cosa della coppia gay! Che vorrai dire poi? Io sono single…»

    «Pinzo.»

    «…con tendenze spiccatamente etero, poco corrisposte al momento da chi tu sai, e con interessamento della femmina in questione in forte aumento nell’ultima settimana, per la precisione. Torniamo a bomba, come dici tu. Ci sono dei rapporti professionali fra me e te che vanno ben oltre la parcella che mi passi. A volte mi tratti come un mantenuto, un gigolò, un escort oppure come un fattorino quando ti fai scarrozzare in su e in giù per tutta la costa! Ma poi quando ti occorro con le mie pensate geniali, eccome se corri a chiedermele. E azzecco sempre.»

    «Non esagerare. Talvolta, in rare occasioni.»

    «Cazzaròla! Sempre, in tutte le occasioni ma proprio tutte. Dimmi di una volta che non c’ho dato?»

    «Forse quando…»

    «Lo vedi? Ho ragione. Non lo sai nemmeno! Quindi, bisognerebbe controllare le persone che lavorano nella rosticceria per vedere se qualcuno di loro ha degli scheletri nell’armadio. A cominciare da quel signor Gong.»

    «Buona idea. Io gli ho già detto che gli chiederò l’elenco di quelli che lavorano lì ma il primo che controllerò è proprio lui.»  

    «Però lo scoglio più grande è sapere chi sono i due cinesi morti. È da lì che deve partire l’investigazione. Se non scopri chi sono, rischi di rimanere con un pugno di mosche in mano. Non sarà una cosa facile, Marino. Non hai nemmeno delle fotografie da mostrare in giro per vedere se qualcuno riconosce quei due cinesi.»

    «È un bello scoglio e il problema me lo sono già posto. Spero di trovare qualche risposta più tardi.» Tombolo guardò l’orologio al polso. Erano le quattro e mezzo. «Ora mi devi portare in paese.»

    «Cazzaròla! Lo vedi? Mi tocca fare pure il tassista! Tango 4 a dieci minuti

    «Prospero! Non mi fare perdere tempo!» 

    «Ollallà! Dove ti porto?»

    «All’obitorio del Poliambulatorio. Lo sai dov’è?»

    «Secondo te!»

    «Sbrigati che ho un appuntamento alle cinque con Rossella per farle ispezionare i cadaveri di quei due cinesi.»

    «Quindi ti farai confermare o meno da Rossella l’ipotesi del doppio omicidio e vedrai se sarà possibile eseguire un riconoscimento del viso dei due cinesi.»

    «Che ti devo dire bravo? Vuoi una bella pacca sulla spalla?»

    «No, è che pensavo che…»

    «Non ti pago per pensare! Cerca di muovere il culo! Sbrigati!»

    «Tango 4 a dieci minuti!»

    E rimontarono sull’Apone diretti in paese.

 

 

Questo e non solo questo è "UNA FILASTROCCA DI CRIMINI E DELITTI  il nuovo giallo dell’investigatore Tombolo che è stato pubblicato da Lello Lucignano della LFA Publisher

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