Argomento fuori programma del venerdì a proposito della buona cucina e della ottima cucina siciliana in questo caso.
Ma perché?
Nei gialli del commissario Cantagallo, pubblicati da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia, oltre alla complessa trama di un delitto da ricostruire potete trovare anche una fragrante ricetta di un piatto da proporre, se volete, a casa vostra.
Mi ripeto e riconfermo che non si vive solo della lettura dei gialli, ma bisogna mettere anche qualcosa sotto i denti. E quando questo qualcosa è veramente saporito e particolare, non c'è niente di meglio.
In genere, nei gialli di Collitondi, a proporre le ricette dei piatti al commissario Cantagallo sono la signora Romina proprietaria del ristorante "Attanasio", dove Cantagallo con i suoi uomini fa pranzo tutti i giorni tranne quando è chiuso per turno settimanale, e la signora Faraoni, vedova dell'orefice Bellavista e dirimpettaia del commissariato che ogni settimana porta un pranzo per la squadra di Cantagallo.
Invece, questo giallo è ambientato in Sicilia e il commissario con la sua famiglia avrà il piacere di gustare una pasta con le sarde preparata da una loro cara amcia di famiglia: Giusy, moglie del maresciallo Bompensiere che è amico di Cantagallo.
Nel giallo "La donna col medaglione" Giusy ha preparato un piatto classico della cucina siciliana che piace tantissimo alla famiglia Cantagallo: "Pasta con le sarde alla palermitana", un piatto speciale della terra dove è nata iolanda, la moglie di Cantagallo. Giusy indicherà a Iolanda tutti i preparativi e le consegnerà in due bigliettini la ricetta. Iolanda nei piatti siciliani è imbattibile e rifarà, in tutto e per tutto, questo piatto classico della cucina palermitana con le nuove indicazioni che le ha dato Giusy. Iolanda non è palermitana e dalle sue parti la pasta con le sarde la fanno un po' diversa, ma sempre buonissima.
La PRIMA PARTE della ricetta, oggi la propongo a voi per rifarla a casa vostra.
Ecco a voi la prima parte del primo piatto del giallo di oggi.
Buona lettura, pardon, buon appetito!
Ma perché?
Nei gialli del commissario Cantagallo, pubblicati da Cristian Cavinato della Cavinato Editore International di Brescia, oltre alla complessa trama di un delitto da ricostruire potete trovare anche una fragrante ricetta di un piatto da proporre, se volete, a casa vostra.
Mi ripeto e riconfermo che non si vive solo della lettura dei gialli, ma bisogna mettere anche qualcosa sotto i denti. E quando questo qualcosa è veramente saporito e particolare, non c'è niente di meglio.
In genere, nei gialli di Collitondi, a proporre le ricette dei piatti al commissario Cantagallo sono la signora Romina proprietaria del ristorante "Attanasio", dove Cantagallo con i suoi uomini fa pranzo tutti i giorni tranne quando è chiuso per turno settimanale, e la signora Faraoni, vedova dell'orefice Bellavista e dirimpettaia del commissariato che ogni settimana porta un pranzo per la squadra di Cantagallo.
Invece, questo giallo è ambientato in Sicilia e il commissario con la sua famiglia avrà il piacere di gustare una pasta con le sarde preparata da una loro cara amcia di famiglia: Giusy, moglie del maresciallo Bompensiere che è amico di Cantagallo.
Nel giallo "La donna col medaglione" Giusy ha preparato un piatto classico della cucina siciliana che piace tantissimo alla famiglia Cantagallo: "Pasta con le sarde alla palermitana", un piatto speciale della terra dove è nata iolanda, la moglie di Cantagallo. Giusy indicherà a Iolanda tutti i preparativi e le consegnerà in due bigliettini la ricetta. Iolanda nei piatti siciliani è imbattibile e rifarà, in tutto e per tutto, questo piatto classico della cucina palermitana con le nuove indicazioni che le ha dato Giusy. Iolanda non è palermitana e dalle sue parti la pasta con le sarde la fanno un po' diversa, ma sempre buonissima.
La PRIMA PARTE della ricetta, oggi la propongo a voi per rifarla a casa vostra.
Ecco a voi la prima parte del primo piatto del giallo di oggi.
Buona lettura, pardon, buon appetito!
P.S. Se qualcuno avesse difficoltà
a leggere la ricetta,
sappia
che quella stampata,
che leggerà
acquistando
l'ebook oppure
il libro,
è nitidissima!
a leggere la ricetta,
sappia
che quella stampata,
che leggerà
acquistando
l'ebook oppure
il libro,
è nitidissima!
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